Bollette Telecom dopo disdetta: cosa fare in questi casi

12 ottobre 2021

Disdette

Come evitare di ricevere bollette Telecom dopo aver disdetto il contratto

Ricevere bollette Telecom dopo la disdetta è senza dubbio un inconveniente poco gradevole, soprattutto se si tratta di richieste di pagamento illegittime con addebiti di costi che in realtà non sono dovuti.

Purtroppo non è una situazione poco comune, per questo motivo è importante effettuare sempre la disdetta TIM in modo accurato (Telecom Italia oggi opera con il marchio TIM), oppure disdire TIM online utilizzando un servizio che fornisce una prova incontestabile in caso di controversie e contenziosi.

Ad ogni modo vediamo cosa fare in questi casi, dalle indicazioni delle normative di legge che spiegano come comportarsi in tali circostanze, fino alle possibilità a disposizione per evitare il pagamento di una bolletta Telecom dopo una disdetta.
 

Quando bisogna pagare la bolletta Telecom dopo la disdetta?

Qualora si riceva una fattura Telecom dopo la disdetta bisogna innanzitutto capire se è legittima o meno, valutando con attenzione se è necessario pagare la bolletta oppure se è possibile ignorarla e inviare un reclamo formale.

Quando si invia la richiesta di disdetta dai servizi TIM, infatti, non bisogna pagare costi aggiuntivi se la domanda avviene entro 14 giorni dalla data di sottoscrizione. In questo periodo infatti è possibile interrompere qualsiasi servizio in modo gratuito, come previsto dal D.Lgs. 64/2005.

Se invece si disdicono dei servizi TIM prima della scadenza del vincolo e dopo 14 giorni dalla sottoscrizione, le cose cambiano, in quanto è un recesso del contratto sul quale possono essere applicate delle spese addizionali, ad esempio dei costi per la disattivazione del servizio. Inoltre se non vengono restituiti i dispositivi concessi in comodato d’uso possono essere addebitate delle spese extra.

Per questo motivo è importante verificare se la richiesta dell’operatore è valida o meno, poiché a seconda delle tempistiche di interruzione del servizio e del tipo di contratto potrebbero essere addebitati dei costi dopo la disdetta TIM, tra cui:

  • Eventuali penali di estinzione anticipata del servizio;
  • Costi per la cessazione del servizio;
  • Spese per la disattivazione della linea telefonica;
  • Rimborso dei dispositivi in comodato d’uso non riconsegnati;
  • Eventuali morosità riscontrate nel calcolo del costi di fine rapporto.

 

Cosa dicono le norme di legge sulle bollette dopo la disdetta

Le normative di legge sono abbastanza chiare in merito al pagamento delle bollette Telecom dopo la disdetta o di altri operatori. In particolare, tenendo conto della data di ricevimento della richiesta di disdetta, la compagnia ha 30 giorni per disattivare il servizio e cessare ogni addebito con il cliente.

Per questo motivo è fondamentale effettuare la disdetta TIM in modo appropriato, in questo modo in caso di contestazioni è possibile fare valere i propri diritti inviando all’azienda la ricevuta che mostra il ricevimento della domanda di disdetta da parte dell’operatore.

L’azienda telefonica, dunque, può addebitare soltanto i costi relativi ai 30 giorni successivi dalla data di ricevimento della richiesta di disattivazione, perciò eventuali spese addizionali sono ritenute illegittime e non è dovuto alcun pagamento, a eccezione di casi specifici e clausole contrattuali particolari.

Se la compagnia invia soltanto la richiesta di pagamento è possibile ignorarla, senza incorrere in nessun rischio, eventualmente inviando la ricevuta della disdetta per confermare l’illegittimità della richiesta. Se invece l’azienda addebita tali costi sul conto corrente o la carta di credito, in queste circostanze è necessario richiedere il rimborso sporgendo un reclamo all’azienda.
 

Come fare reclamo contro bollette Telecom dopo disdetta

Nel caso in cui Telecom Italia invii delle bollette non dovute dopo la disdetta, oppure abbia addebitato dei costi illegittimi, è necessario inoltrare un reclamo alla compagnia di servizi telefonici. Si tratta di un’azione formale, attraverso la quale richiedere il rimborso dei costi addebitati o l’annullamento delle bollette inviate dopo 30 giorni dalla data della disdetta.

In questi casi il reclamo è un atto obbligatorio, per informare il gestore telefonico della situazione e concedergli la possibilità di risolvere prima di passare alle vie giudiziarie. All’interno della lettera di reclamo Telecom bisogna descrivere la problematica, inserendo anche tutti i dati di riferimento dell’intestatario del servizio e dell’utenza oggetto della lamentela.

Inoltre è necessario lasciare i propri recapiti (email, indirizzo, numero di telefono), inserendo anche gli estremi delle bollette Telecom ricevute dopo la disdetta, la data e la firma, allegando anche una copia di un documento d’identità valido (carta d’identità, passaporto, patente). Dopo la ricezione del reclamo formale la compagnia ha 45 giorni di tempo per rispondere.

Il reclamo Telecom può essere inviato all’azienda nelle seguente modalità:

  • Telefonicamente chiamando il numero 187 (utenze fisse) o il numero 119 (utenze mobili) per i servizi domestici, altrimenti per i servizi business i numeri sono il 191 (professionisti e     titolari partita IVA) oppure 800 191 101 (aziende)
  • Telematicamente attraverso l’app o l’area riservata messe a disposizione dall’operatore telefonico, utilizzando il servizio reclami di TIM presente anche su WhatsApp

La formula migliore però è l’invio di un modulo scritto per il reclamo sulle bollette Telecom ricevute dopo la disdetta, una modalità che offre maggiore sicurezza in caso di controversie sui costi da corrispondere successivamente alla richiesta di disattivazione. Il modulo di reclamo può essere inviato all’azienda in diversi modi:

  • Via fax al numero 800 000 187 (utenze     linea fissa), 800 600 119 (utenze linea mobile), 800 000 191 (utenze     business)
  • Attraverso posta elettronica certificata PEC all’indirizzo telecomitalia@pec.telecomitalia.it
  • Tramite posta raccomandata A/R con destinatario Ufficio Reclami TIM
  • In quest’ultimo caso l’indirizzo della posta raccomandata dipende dal tipo di utenza oggetto del reclamo:
  • Utenze fisse domestiche – Telecom Italia S.p.A. – Servizio Assistenza Clienti – Casella Postale 111, 00054 Fiumicino RM
  • Utenze mobili domestiche – TIM Servizio Clienti – Casella Postale 555, 00054 Fiumicino RM
  • Utenze business – Telecom Italia S.p.A. –  Servizio Clienti Business – Casella Postale 456, 00054 Fiumicino RM

         

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Il costo del servizio Disdetta Certa di LetteraSenzaBusta è di:

  • 10,92 euro con Raccomandata AR senza busta
  • 14,61 euro con Raccomandata 1 AR senza busta
  • 2,07 euro oltre al costo della raccomandata per l’invio anticipato opzionale via PEC della disdetta

Inoltre è possibile trovare anche supporto per l’invio del reclamo, utilizzando il servizio Data Certa per la marcatura temporale qualificata del documento, per usufruire di un riferimento inconfutabile sulla data di invio e ricevimento del reclamo per il conteggio dei 45 giorni di tempo per la risposta da parte dell’azienda.