03 dicembre 2025
Data certa
Takeaways
La registrazione dell’hash su una blockchain pubblica rende verificabile da chiunque il momento di esistenza di un documento digitale, permettendo di dimostrare che quel contenuto era già identico a una data ben precisa;
In Italia, la memorizzazione su blockchain, se conforme agli standard tecnici fissati dall’AgID, ha valore legale: produce gli effetti della validazione temporale elettronica ed è opponibile a terzi anche in giudizio, benché il valore probatorio sia pieno solo se si dimostra che la tecnologia garantisce integrità e sicurezza dei dati;
A differenza della validazione qualificata, che gode di presunzione automatica, la notarizzazione su blockchain comporta per l’utente l’onere di illustrare al giudice il funzionamento della rete e la tutela garantita, ma la trasparenza e l’immutabilità delle reti pubbliche ne rafforzano la solidità documentale.
Quando si parla di “data certa opponibile a terzi”, si fa riferimento alla possibilità di provare, in modo attendibile, che un determinato documento esisteva già in una certa data, anche nei confronti di persone estranee al rapporto tra le parti. Oltre a certificare il contenuto del documento, si attesta in modo definitivo il momento in cui quel contenuto era già stato fissato, così da poterlo utilizzare come prova in caso di contestazione.
Nel diritto italiano, infatti, la data certa è fondamentale qualora occorra dimostrare la priorità di un atto, la tempestività di una comunicazione o l’esistenza di un accordo prima che intervengano altri fatti giuridicamente rilevanti. È un’esigenza che riguarda tanto i contratti quanto le dichiarazioni unilaterali, le diffide, le comunicazioni formali e tutti i documenti che possono avere conseguenze legali o economiche.
Tradizionalmente, la data certa si ottiene con strumenti come la raccomandata, il telegramma o la marca temporale (apposta da un soggetto qualificato). Nel caso dei documenti cartacei, il timbro postale o quello dell’ufficio che riceve l’atto attestano che il documento esisteva già in quel momento, rendendo la data opponibile a terzi.
Per i documenti digitali la normativa ha introdotto strumenti specifici, come la marcatura temporale elettronica e i servizi fiduciari regolati dal Codice dell’Amministrazione Digitale e dal Regolamento eIDAS. Quando questi servizi rispettano determinati requisiti tecnici (integrità del documento, collegamento certo a data e ora, utilizzo di firme elettroniche qualificate), la data apposta è presunta corretta fino a prova contraria.
La blockchain è un registro digitale distribuito in cui le informazioni vengono raggruppate in blocchi, collegati tra loro in modo crittografico e replicati su molti nodi indipendenti. Una volta registrato, un blocco non può essere modificato senza che la rete se ne accorga, perché l’intera catena di dati cambierebbe e la manomissione risulterebbe evidente.
Quando si parla di data certa su blockchain, parliamo dell'hash di un documento digitale, cioè una sequenza di caratteri che identifica in modo univoco il file. Registrare l’hash su una blockchain pubblica come Bitcoin significa fissare, in modo verificabile da chiunque, che quel documento esisteva già nel momento in cui è stata creata la transazione contenente l’impronta digitale.
In Italia l’art. 8-ter della Legge n. 12/2019, che ha riconosciuto le tecnologie basate su registri distribuiti, stabilisce che le informazioni memorizzate tramite blockchain possono produrre gli effetti della validazione temporale elettronica se rispettano gli standard tecnici definiti da AgID.
Quando tali requisiti sono soddisfatti, la registrazione va ben al di là di un semplice espediente tecnologico: al contrario, assume pieno valore legale paragonabile alla marcatura temporale elettronica, consentendo di utilizzare la data associata come prova in giudizio secondo il Regolamento eIDAS.
Il valore probatorio deriva dalla capacità della blockchain di garantire integrità, autenticità, immodificabilità e verificabilità della registrazione. Se questi requisiti sono rispettati, la notarizzazione può dimostrare l’esistenza di un documento in una certa data. La differenza rispetto alla validazione qualificata riguarda l’onere della prova: una marca temporale qualificata "gode" di una presunzione più forte, mentre in caso di contestazione sarà necessario spiegare al giudice il funzionamento del sistema della blockchain e perché garantisce integrità e data certa. Tuttavia, la trasparenza delle reti pubbliche come Bitcoin rende la prova particolarmente solida.
Dunque, registrare l’hash di un documento su una blockchain pubblica rende la datazione verificabile da chiunque, permettendo di opporla anche a terzi. La registrazione attesta non solo l’esistenza del documento, ma anche il momento in cui è stato associato alla catena. Se qualcuno sostiene che il file è stato modificato dopo una certa data, è possibile ricalcolare l’hash e confrontarlo con quello registrato: la coincidenza dimostra che il contenuto era già identico alla data di immutazione (ovvero la data e l'ora esatta in cui un blocco di dati viene aggiunto alla blockchain).
La data certa su blockchain è utile quando occorre dimostrare di essere arrivati "prima" di qualcuno o il rispetto di una scadenza, ad esempio per bozze creative, contratti, accordi, documentazione tecnica, prove di consegna, policy aziendali o comunicazioni rilevanti. Nei rapporti contrattuali può rivelarsi decisiva in caso di contestazioni su recesso, disdette o preavvisi. La notarizzazione permette inoltre di costruire un archivio probatorio permanente e indipendente da servizi centralizzati.
Per i documenti digitali, la combinazione tra un sistema di invio con valore legale e la notarizzazione su blockchain offre un livello di tutela elevato. Da un lato, il canale di spedizione certifica la data di invio e, in alcuni casi, la consegna al destinatario; dall’altro, la blockchain dà prova dell’esistenza e dell’integrità del testo originale in quella stessa data.
In questo modo si riduce il rischio di contestazioni sul contenuto della comunicazione, perché è possibile dimostrare sia quando è stata inviata sia come era strutturata al momento dell’invio. Ciò è particolarmente utile quando si devono inviare messaggi delicati o urgenti, che possono avere ricadute legali, familiari o patrimoniali, come nel caso di comunicazioni legate a successioni, eredità o rapporti con gli eredi.
Utilizzare servizi che operano su registri distribuiti pubblici e consolidati, come la blockchain Bitcoin, e che forniscano una documentazione chiara della procedura adottata, è fondamentale: in questo modo sarà più semplice, se necessario, spiegare al proprio legale o al giudice come è stata generata la prova e quali garanzie offre.
È opportuno conservare sia il documento originale, sia la prova della notarizzazione (ad esempio file di certificazione o ricevute elettroniche), così da poter ricostruire con facilità il collegamento tra il file e l’hash registrato sulla blockchain.
In presenza di comunicazioni formali particolarmente delicate, come quelle legate a successioni, contenziosi o responsabilità professionali, combinare un canale di invio con valore legale e una data certa su blockchain consente di costruire un quadro probatorio più solido.
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Che cos'è la data certa opponibile a terzi su blockchain?
È la possibilità di dimostrare, in modo verificabile da chiunque, che un documento digitale esisteva già in una data precisa. La registrazione dell'hash su una blockchain pubblica certifica il momento di esistenza del contenuto, rendendo questa informazione utilizzabile anche in giudizio contro soggetti terzi.
Qual è il valore legale della data certa su blockchain in Italia?
L'articolo 8-ter della Legge n. 12/2019 stabilisce che la memorizzazione su blockchain conforme agli standard AgID produce gli effetti della validazione temporale elettronica del Regolamento eIDAS. Ha quindi pieno valore legale ed è opponibile a terzi in giudizio, a condizione che garantisca integrità e sicurezza dei dati.
Quali sono i vantaggi della data certa su blockchain rispetto alla marca temporale tradizionale?
Offre verificabilità pubblica, immutabilità e indipendenza da autorità centralizzate. La trasparenza delle reti pubbliche come Bitcoin rafforza la solidità documentale. La registrazione è permanente, verificabile da chiunque e non dipende dalla sopravvivenza di un singolo ente certificatore.