Atti giudiziari: guida completa alla raccomandata in busta verde, notifiche in proprio e gestione legale per avvocati

19 novembre 2025

Atti giudiziari

Cosa sono davvero gli atti giudiziari (e perché la busta verde fa paura ai tuoi assistiti)

Quando un cliente ti invia la foto di una busta verde chiedendoti:

“Avvocato, che cos’è questa raccomandata?”

Nella quasi totalità dei casi hai davanti un atto giudiziario o amministrativo: un atto che riguarda un procedimento civile, penale, amministrativo o tributario, una multa, un pignoramento, uno sfratto o una cartella esattoriale.

Gli atti giudiziari sono infatti tutti quei documenti che, nell’ambito di un procedimento, devono essere portati formalmente a conoscenza del destinatario mediante una notifica con valore legale. Possono essere notificati dall’ufficiale giudiziario, da altri soggetti abilitati o, sempre più spesso, dall’avvocato con notifica in proprio a mezzo posta o PEC.

Per lo studio legale, capire come funzionano gli atti giudiziari e le relative notifiche significa evitare nullità, decadenze e responsabilità professionale.

Questo articolo vuole essere il tuo pilastro operativo su:

  • cosa si intende per atto giudiziario e quali tipologie esistono;
  • come funziona la busta verde (codici, contenuti, giacenza);
  • quali sono le regole per la notifica in proprio dell’avvocato a mezzo posta e PEC;
  • come gestire correttamente avvisi di giacenza, CAD/CAN e perfezionamento della notifica;
  • come sfruttare in sicurezza servizi online specialistici per semplificare il lavoro di studio.

Takeaways: i punti chiave sugli atti giudiziari

Se vuoi una sintesi operativa prima di entrare nel dettaglio, ecco i concetti da fissare:

  • Busta verde = atto importante: una raccomandata in busta verde contiene quasi sempre un atto giudiziario o una sanzione amministrativa/multa, da valutare e gestire subito.
  • Codici raccomandata “parlanti”: alcuni codici (come 668 o serie 76xx) identificano atti giudiziari o multe; altri codici identificano cartelle esattoriali o comunicazioni ordinarie.
  • Notifiche in proprio = opportunità ma anche rischio: l’avvocato abilitato deve rispettare in modo rigoroso Legge 890/1982 e Legge 53/1994 (modulistica, buste speciali, registro, termini), altrimenti la notifica può essere nulla.
  • Giacenza non è “salvezza” per il destinatario: l’avviso di giacenza e le ulteriori raccomandate (CAD/CAN) portano comunque al perfezionamento della notifica, anche se l’atto non viene mai ritirato.
  • Digitale e servizi online aiutano lo studio: gestione centralizzata delle notifiche, archivio digitale, prova legale sempre disponibile e strumenti verticali (come i servizi su raccomandataverde.it) permettono di lavorare in modo più efficiente e sicuro.

Devi inviare un atto giudiziario e non hai tempo di andare in posta?

Invia un Atto Giudiziario Online  Stesso valore legale di un atto giudiziario inviato da un ufficio postale

Che cosa si intende per atti giudiziari

Con atti giudiziari si intendono tutti quei documenti che, nell’ambito di un procedimento civile, penale, amministrativo o tributario, devono essere notificati formalmente al destinatario. Alcuni esempi tipici:

  • atto di citazione in giudizio e ricorso;
  • decreto ingiuntivo e precetto;
  • pignoramenti mobiliari, immobiliari e presso terzi;
  • intimazioni di sfratto e convalide;
  • provvedimenti del giudice (ordinanze, sentenze, decreti);
  • ricorsi al TAR o al Consiglio di Stato e atti amministrativi connessi;
  • verbali di violazione del Codice della Strada, cartelle esattoriali e atti dell’agente della riscossione.

La funzione della notifica è sempre la stessa: rendere opponibile al destinatario il contenuto dell’atto, facendo decorrere termini per impugnazioni, pagamenti, adempimenti o esecuzioni forzate.


Busta verde e codici: come leggere una raccomandata atti giudiziari

Per il cliente la busta verde è sinonimo di “guai in arrivo”, ma per l’avvocato rappresenta un formato codificato e normato. La busta verde di Poste Italiane è infatti il supporto tipico per la notifica di:

  • atti giudiziari in senso stretto (processi civili e penali);
  • atti amministrativi connessi a procedimenti davanti al TAR/Consiglio di Stato o autorità amministrative;
  • sanzioni amministrative e multe (inclusi i verbali di violazione del Codice della Strada);
  • atti dell’agente della riscossione e comunicazioni esattoriali (in base al codice utilizzato).

Sulla busta e sull’avviso di giacenza compaiono spesso dei codici numerici (ad es. 668, 76xx) che, pur non rivelando esattamente il contenuto, permettono di capire se si tratta di:

  • atto giudiziario (citazioni, provvedimenti, pignoramenti, sfratti);
  • multa o sanzione amministrativa;
  • cartella esattoriale o atto di riscossione.

Per l’avvocato che assiste il destinatario, è buona prassi farsi inviare foto della busta e dell’avviso di giacenza appena ricevuti, in modo da valutare immediatamente il possibile contenuto e calendarizzare i termini di difesa.


Notifica a mezzo posta e Legge 890/1982: il ruolo di Poste Italiane

La notifica degli atti giudiziari a mezzo posta è regolata principalmente dalla Legge 890/1982, che disciplina modalità, modulistica e responsabilità dell’operatore postale incaricato.

L’atto giudiziario postale è tecnicamente un plico composto da:

  • busta verde contenente copia dell’atto da notificare;
  • avviso di ricevimento (mod. 23L) anch’esso di colore verde, che torna firmato al mittente come prova.

Poste Italiane (o altro operatore abilitato) deve seguire un flusso normato: tentativo di consegna, identificazione del destinatario o soggetto legittimato al ritiro, eventuale deposito presso l’ufficio postale, invio di Comunicazione di Avvenuto Deposito (CAD) e successiva Comunicazione di Avvenuta Notifica (CAN) quando previsto.

Per l’avvocato notificante – sia tramite UNEP sia con notifica in proprio – è fondamentale conoscere queste dinamiche, perché condizioni e tempi di giacenza incidono direttamente sul momento di perfezionamento della notifica per mittente e destinatario.


Notifiche in proprio dell’avvocato: requisiti, buste speciali e responsabilità

La notifica in proprio a mezzo posta e PEC da parte dell’avvocato è disciplinata dalla Legge 53/1994 e rappresenta uno strumento potentissimo per lo studio: velocizza le attività, riduce i passaggi con l’UNEP e permette una gestione più snella delle scadenze.

Per poter notificare in proprio atti giudiziari, l’avvocato deve:

  • essere iscritto all’albo e munito di procura alle liti o di poteri di rappresentanza (o di mandato per notifica in proprio come procuratore speciale);
  • essere autorizzato dal Consiglio dell’Ordine di appartenenza ed iscritto nell’elenco dei difensori abilitati alle notifiche in proprio;
  • tenere un registro cronologico delle notifiche, aggiornato e conservato secondo le regole indicate;
  • utilizzare buste e moduli conformi al modello ministeriale, acquistati secondo le specifiche dell’Amministrazione (buste “atti giudiziari” e modelli di A/R dedicati);
  • seguire puntualmente la normativa su luogo, modalità di consegna e giacenza (equiparata alle notifiche effettuate tramite ufficiale giudiziario).

Qualsiasi errore su intestazioni, indicazione delle parti, luogo di notifica, rispetto delle sequenze CAD/CAN o gestione dei termini può portare a nullità o inesistenza della notifica, con inevitabili ricadute sulla posizione del cliente (e sull’esposizione professionale dell’avvocato).


Atti giudiziari e avviso di giacenza: cosa succede se il destinatario non ritira

Dal punto di vista difensivo, una delle domande più frequenti dei clienti è:

“E se non vado a ritirare la busta verde?”

Come confermano la dottrina e la giurisprudenza, nonché le guide pratiche dedicate agli avvisi di giacenza, il mancato ritiro non “salva” il destinatario.

In sintesi, il meccanismo è questo:

  1. Tentativo di consegna: se il destinatario non è presente o rifiuta il plico, l’atto viene depositato presso l’ufficio postale competente.
  2. Avviso di giacenza: viene lasciato nella cassetta delle lettere un avviso (spesso con indicazione del codice raccomandata e del colore “verde”).
  3. CAD e CAN: vengono inviate le comunicazioni di avvenuto deposito/notifica, che informano il destinatario della presenza dell’atto.
  4. Perfezionamento della notifica: trascorsi i termini di giacenza previsti, la notifica si considera perfezionata anche se il plico non viene mai ritirato.

Per l’avvocato notificante, conoscere con precisione i dies a quo e i dies ad quem (perfezionamento per il notificante, perfezionamento per il destinatario) è fondamentale nella gestione dei termini di impugnazione, decadenza o prescrizione.


Come funziona un servizio di invio atti giudiziari online

Un servizio di invio atti giudiziari online consente agli avvocati abilitati alle notifiche in proprio di eseguire notifiche cartacee senza dover passare dall’ufficio postale, riducendo drasticamente tempi, costi e margini di errore.

L’obiettivo è sempre lo stesso: garantire la certezza della notifica dell’atto, nel rispetto delle procedure previste dalla Legge 53/1994 e con la stessa forza probatoria del deposito fisico.

Il funzionamento è semplice e l'avvocato:

  1. inserisce i suoi dati come mittente e dati del destinatario
  2. carica la relata di notifica e l'atto giudiziario in formato PDF (anche firmato digitalmente in formato PAdES o CAdES),
  3. decide se abilitare il destinatario al ritiro digitale in caso di giacenza
  4. scarica copia dell'atto inviato e la ricevuta di ritorno firmata dal destinatario in formato elettronico

Successivamente il sistema genera un plico conforme alla Raccomandata Atti Giudiziari (busta verde), gestendo per conto dell'avvocato la stampa, l’imbustamento, la spedizione, la tracciatura e la produzione delle prove legali.

Non cambia nulla dal punto di vista giuridico: cambia soltanto la modalità di invio, che diventa più rapida, più comoda e conforme alle scadenze processuali.

Una volta spedito l’atto giudiziario, il sistema aggiorna in tempo reale lo stato della notifica, mette a disposizione il flusso di eventi tracciati e fornisce l’avviso di ricevimento digitale non appena consegnato. Tutti gli elementi probatori vengono archiviati nell’area riservata del professionista, disponibili per essere scaricati e prodotti in giudizio.

Uno dei più utilizzati dagli avvocati italiani è il servizio Raccomandata Verde di LetteraSenzaBusta.com: rispetto ad altri servizi online non sono richieste integrazioni via API con software dedicati, token aggiuntivi o costosi abbonamenti.

L’abilitazione ad utilizzare il servizio avviene direttamente online ed è completamente gratuita: l'avvocato dovrà solamente firmare digitalmente di una dichiarazione sostitutiva di atto notorio con cui conferma di essere:

  • un avvocato iscritto all’albo oppure un procuratore legale con regolare abilitazione alle notifiche in proprio ai sensi della Legge 53/1994.

Una volta attivato il servizio, il professionista può inviare atti giudiziari online in totale autonomia, 24 ore su 24, da qualsiasi dispositivo e con pieno valore legale. È l’evoluzione naturale della notifica in proprio: più veloce, più tracciabile, più sicura.


Conclusione: Perché usare un servizio online dedicato agli atti giudiziari

La gestione “artigianale” delle notifiche (compilazione manuale di buste, A/R, registro, conteggio termini) è sempre più difficile da conciliare con carichi di studio elevati e scadenze serrate.

Per questo molti studi legali stanno adottando servizi online verticali sugli atti giudiziari, che aiutano a:

  • compilare correttamente busta verde e avviso di ricevimento;
  • generare in automatico le prove di invio e consegna in formato digitale (PDF);
  • archiviare e conservare le notifiche in modo ordinato e ricercabile;
  • monitorare in tempo reale la tracciatura postale e gli esiti (consegna, giacenza, rifiuto, CAD/CAN).

Un esempio è il servizio di invio atti giudiziari online Raccomandata Verde collegato all’ecosistema LetteraSenzaBusta.com pensato proprio per supportare professionisti e studi legali nella gestione delle comunicazioni in busta verde con pieno valore legale.

Integrare questi strumenti nel flusso di lavoro dello studio significa ridurre errori formali, velocizzare le pratiche e avere sempre sotto controllo lo storico delle notifiche per ogni fascicolo.

Non conosci il servizio Raccomandata Verde di LetteraSenzaBusta?

Attivalo adesso: è GRATISServizio riservato esclusivamente ad avvocati e procuratori legali con l'abilitazione alle notifiche in proprio

Altri articoli che potrebbero interessarti

 

Le 10 Domande Frequenti (FAQ) sugli Atti Giudiziari

Una raccomandata "atti giudiziari" in busta verde può contenere, tra le altre cose, un atto di citazione, un decreto ingiuntivo, un pignoramento, uno sfratto, un provvedimento del giudice oppure una sanzione amministrativa/multa. Il contenuto esatto si conosce solo ritirando il plico.

Ricevere una busta verde significa che è in corso la notifica di un atto rilevante sul piano giuridico. Non è necessariamente "una condanna", ma è comunque un atto che merita attenzione immediata (per valutare termini di pagamento, opposizione, impugnazione).

I termini di giacenza e le modalità di perfezionamento variano in base al tipo di atto e alla normativa applicabile, ma in generale, dopo il tentativo di consegna e l'avviso di giacenza, l'atto resta depositato per un periodo determinato (spesso 10 o 30 giorni). Trascorso quel termine, la notifica si considera comunque perfezionata.

Il mancato ritiro non annulla l'atto. Una volta rispettata la procedura (deposito, CAD/CAN, decorso della giacenza), la notifica si considera perfezionata e iniziano a decorrere i termini per pagare, opporsi o impugnare, anche se il destinatario non ha materialmente letto il contenuto.

Non è possibile conoscere con certezza il contenuto prima del ritiro. I codici stampati sull'avviso (come 668, 76xx, ecc.) possono dare indicazioni sul tipo di atto (giudiziario, multa, cartella, ecc.), ma solo l'apertura del plico permette di sapere esattamente di cosa si tratta.

La raccomandata "market" individua in genere comunicazioni di natura commerciale o amministrativa (banche, assicurazioni, gestori di utenze, ecc.), mentre la raccomandata atti giudiziari in busta verde riguarda atti collegati a procedimenti giudiziari, sanzioni o riscossione forzata.

Gli atti giudiziari possono essere notificati dall'ufficiale giudiziario, da altri soggetti specificamente abilitati (es. messi comunali) oppure dall'avvocato con notifica in proprio a mezzo posta o PEC, purché sia autorizzato dal Consiglio dell'Ordine e rispetti le regole della Legge 53/1994 e della Legge 890/1982.

Gli atti giudiziari amministrativi sono gli atti relativi a procedimenti davanti al TAR, al Consiglio di Stato o ad altre autorità amministrative (es. ricorsi, controricorsi, ordinanze, sentenze) che devono essere notificati alle parti con le forme proprie degli atti giudiziari.

Sì. Nel processo civile telematico e, più in generale, quando la normativa lo consente, l'avvocato può procedere a notifica via PEC degli atti giudiziari nei confronti di soggetti dotati di domicilio digitale valido (professionisti, imprese, PA). Restano però in vita tutti i casi in cui è necessario o preferibile l'uso della posta (busta verde) o dell'ufficiale giudiziario.

La regola d'oro è: ritirare il plico il prima possibile e inviare immediatamente copia dell'atto al proprio avvocato. Solo conoscendo il contenuto e la data di perfezionamento della notifica è possibile valutare i termini per eventuali pagamenti, ricorsi, opposizioni o strategie difensive.