06 novembre 2025
Conservazione
Un tempo, un documento importante era un foglio di carta, magari con un timbro e una firma a inchiostro. Oggi, fatture, contratti, comunicazioni ufficiali nascono e vivono come file.
Come possiamo essere certi che quel file rimanga identico a sé stesso domani, tra un anno, o tra dieci? Come ne assicuriamo il valore legale nel tempo, proteggendolo da modifiche accidentali, obsolescenza tecnologica o cancellazioni?
La risposta a queste domande cruciali si trova nella conservazione cloud a norma. Non confondiamola con il semplice salvataggio di file su piattaforme online generiche; parliamo di un servizio specifico, un processo tecnologico e normativo progettato per "sigillare" i documenti digitali. Questo processo ne garantisce autenticità, integrità, leggibilità e reperibilità per tutto il periodo richiesto dalla legge, seguendo le rigide direttive dell'Agenzia per l'Italia digitale (AgID). Sta diventando rapidamente lo standard non per moda, ma per necessità: è il modo moderno e sicuro per dare ai nostri documenti digitali quella solidità e quella validità probatoria che un tempo appartenevano alla carta.
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Attiva subito DocuCloud Tariffazione a consumo reale (Pay per MB) • Conservazione garantita 10 anni • Zero canoni fissiApprofondiamo la definizione.
La conservazione cloud non è un semplice backup o un deposito di file online. Mentre il cloud storage (come Google Drive, Dropbox, OneDrive) offre spazio per archiviare e sincronizzare file rendendoli accessibili da più dispositivi, la conservazione digitale a norma in cloud è un servizio regolamentato che applica procedure specifiche per "cristallizzare" il documento nel tempo.
La differenza fondamentale risiede nel valore legale: lo storage semplice non garantisce che un file non sia stato modificato o che la data sia certa. La conservazione a norma, invece, attraverso l'uso di firme digitali qualificate, marche temporali opponibili a terzi e metadati specifici, assicura che il documento conservato sia autentico, integro e immodificabile dalla data della sua apposizione nel sistema.
Il processo prevede tipicamente la creazione di "pacchetti di versamento" contenenti i documenti e i metadati associati, che vengono poi trasformati dal sistema in "pacchetti di archiviazione", gestiti secondo standard tecnici precisi per tutta la durata legale della conservazione. Questo garantisce la validità probatoria del documento digitale in caso di contenziosi o verifiche fiscali.
Dal punto di vista tecnico, un sistema di conservazione cloud a norma si basa su diverse caratteristiche chiave per assicurare i requisiti richiesti.
Innanzitutto, l'integrità dei dati è garantita dall'uso di funzioni di hash (impronte informatiche univoche) e dall'apposizione di firme digitali qualificate sui pacchetti di archiviazione. Queste tecnologie permettono di rilevare qualsiasi alterazione, anche minima, avvenuta dopo la presa in carico del documento.
La data certa è assicurata dall'uso di marche temporali qualificate, emesse da enti certificatori accreditati, che attestano legalmente il momento in cui il documento è stato formato o conservato.
L'infrastruttura tecnologica dei provider di conservazione cloud è progettata per la massima sicurezza e affidabilità: server ridondati, spesso distribuiti geograficamente (geo-ridondanza), sistemi di backup automatici e piani di disaster recovery proteggono i dati da guasti hardware, eventi catastrofici o attacchi informatici.
La sicurezza è rafforzata da crittografia avanzata, sia per i dati in transito verso il cloud sia per quelli archiviati (a riposo), e da rigorosi controlli sugli accessi, assicurando che solo gli utenti autorizzati possano consultare i documenti secondo permessi definiti. L'accessibilità controllata permette di reperire i documenti in modo rapido e sicuro tramite interfacce dedicate.
Un aspetto cruciale che caratterizza la conservazione cloud "a norma" è la sua intrinseca aderenza alle normative vigenti, in Italia principalmente il Codice dell'amministrazione digitale (CAD) e le Linee guida AgID sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici. Queste regole definiscono i requisiti tecnici e organizzativi che un sistema di conservazione deve possedere per garantire il valore legale dei documenti nel tempo.
La conformità normativa non è un optional, ma un requisito fondamentale per documenti come fatture elettroniche, libri e registri contabili, contratti firmati digitalmente, messaggi di posta elettronica certificata (PEC) e altri documenti rilevanti ai fini civilistici e fiscali.
Il processo deve essere supervisionato dal Responsabile della conservazione, una figura obbligatoria (interna o esterna all'organizzazione titolare dei documenti) che definisce e attua le politiche di conservazione. È inoltre fondamentale affidarsi a un provider qualificato, un "conservatore accreditato AgID", che garantisca l'adeguatezza dell'infrastruttura e delle procedure utilizzate. Scegliere una soluzione cloud conforme è l'unico modo per assicurare che i documenti digitali siano opponibili a terzi e mantengano la loro validità legale per tutto il periodo richiesto (solitamente 10 anni).
La conservazione cloud va ben oltre il semplice salvataggio di file online. È un processo strutturato e normato che garantisce la sicurezza, l'integrità e il valore legale dei documenti digitali nel lungo periodo.
Le sue caratteristiche tecniche, come l'uso di firme digitali, marche temporali e infrastrutture sicure, insieme alla conformità alle normative AgID, la rendono la soluzione ideale per gestire l' crescente mole di informazioni digitali in modo efficiente e a prova di legge.
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Procedi all’attivazione di DocuCloud Attivazione immediata e senza spese • Conformità eIADS • La scelta giusta per ditte individuali, professionisti, piccole imprese (e anche per privati cittadini)La conservazione digitale cloud a norma è un processo regolamentato che utilizza servizi fiduciari (come firme digitali e marche temporali) per garantire l'autenticità e l'integrità dei documenti nel tempo, assicurandone il valore legale. Il cloud storage (es. Dropbox) è un semplice servizio di archiviazione e sincronizzazione, che non conferisce valore probatorio legale ai file.
Deve garantire i cinque requisiti fondamentali del documento informatico, ovvero autenticità, integrità, affidabilità, leggibilità e reperibilità. Questi requisiti sono assicurati dall'applicazione di metadati, marche temporali qualificate e dal rispetto delle Linee Guida AgID.
Le normative principali sono il Codice dell'Amministrazione Digitale (CAD) e le Linee Guida AgID. Queste norme definiscono i requisiti tecnici e procedurali necessari affinché i documenti digitali, in particolare le fatture elettroniche e i registri contabili, mantengano validità ai fini fiscali e civilistici per 10 anni.
Le funzioni di hash generano una sequenza alfanumerica unica (impronta hash) per ogni documento nel momento della presa in carico. Se il documento viene modificato anche minimamente, l'impronta hash cambia, rivelando immediatamente l'alterazione, garantendo così l'integrità del file nel sistema di conservazione.
La geo-ridondanza implica che i dati siano archiviati su server multipli distribuiti in aree geografiche diverse. Il disaster recovery assicura la continuità operativa in caso di guasti hardware o eventi catastrofici. Entrambi sono requisiti tecnici fondamentali per garantire la sicurezza e l'accessibilità dei documenti nel lungo periodo.
Il Responsabile della conservazione è la figura obbligatoria che supervisiona l'intero processo e definisce le politiche di conservazione. Può essere una figura interna (es. il legale rappresentante) o, tramite delega, può essere il fornitore esterno, purché sia un conservatore accreditato AgID.
Il modello Pay per Megabyte (tariffa a consumo reale) elimina l'obbligo di sottoscrivere abbonamenti annuali basati su blocchi di spazio predefiniti (GB). Questo permette all'utente di pagare solo per il volume effettivo (MB) di dati conservati per 10 anni, garantendo trasparenza ed eliminando gli sprechi di spazio inutilizzato.
DocuCloud consente la conservazione automatica di documenti come i messaggi di PEC SuperPEC, i file firmati digitalmente con cheFIRMA!, i documenti con Data Certa Online e le copie digitali di servizi postali come Raccomandate e Telegrammi.
Un conservatore accreditato AgID è un provider che ha superato rigorosi controlli e ha ottenuto la certificazione dall'Agenzia per l'Italia Digitale. Questo accredito garantisce che l'infrastruttura, le procedure e le tecnologie utilizzate per la conservazione siano pienamente conformi alla normativa italiana e quindi idonee a conferire validità legale ai documenti.
I sistemi di conservazione a norma sono obbligati a prevedere piani di migrazione che trasferiscono i documenti e i relativi metadati su nuovi supporti o formati prima che l'hardware o il software precedente diventino obsoleti. Questo assicura la leggibilità e la reperibilità dei documenti anche a distanza di molti anni.