Come stampare un atto sottoscritto con la firma digitale senza comprometterne il valore legale

19 novembre 2022

Firma digitale

Le copie cartacee dei documenti firmati digitalmente non possiedono le caratteristiche necessarie per garantirne il pieno valore legale, a meno che non vengano seguite alcune precise procedure

Hai firmato digitalmente un documento elettronico, ma hai scoperto che puoi consegnarlo solo in formato cartaceo?

La soluzione potrebbe sembrarti semplice: basta stampare il file e recapitarlo a mano, oppure tramite raccomandata, no?

Purtroppo non è così: la stampa di un documento firmato digitalmente, infatti, ne interrompe la catena del valore legale, a meno che non vengono presi degli opportuni accorgimenti.

Vuoi saperne di più?

Ti spiego tutto in questo articolo.

Copia cartacea di un documento firmato digitalmente: occhio al valore legale!

Devi sapere che un documento elettronico firmato digitalmente e la sua copia cartacea non sono considerati equivalenti dal punto di vista legale.

Ragioniamoci su un attimo: il valore legale della firma digitale è garantito da una serie di dati elettronici crittografati che sono inseriti direttamente all'interno del file sottoscritto. Questi confermano che:

  • l'autore del documento coincide con il firmatario;
  • il file è rimasto integro, ovvero non è mai stato modificato successivamente alla sua sottoscrizione.

Una copia cartacea dell'atto, ovviamente, non possiede gli attributi di garanzia sopracitati in quanto questo ultimi sono legati esclusivamente ai dati elettronici del file, assenti nella sua controparte fisica.

Ma, quindi, è impossibile stampare un documento firmato digitalmente senza che perda il suo valore legale?

In realtà no.

Affinché la stampa di un atto informatico firmato digitalmente sia considerata una copia conforme (ovvero equivalente dal punto di vista legale all'originale elettronico) è necessario seguire delle procedure ben precise.

In primis, è possibile portarla da un notaio e farla autenticare. Naturalmente, questa procedura richiede il pagamento dell'onorario del professionista.

In alternativa, è possibile evitare grosse spese applicando un contrassegno elettronico.

Come funziona il contrassegno elettronico?

Il contrassegno elettronico, o glifo, è una sorta di timbro che viene applicato sui documenti firmati digitalmente dopo che sono stati stampati.

Si tratta di un QR code che contiene una serie di informazioni sotto forma di bit le quali garantiscono:

  • l'integrità del contenuto del documento sul quale è stato stampato il contrassegno elettronico;
  • l'autenticità della firma digitale applicata sul file.

Ricordi quali sono le caratteristiche di un documento sottoscritto elettronicamente che ne garantiscono la validità al pari di quelli siglati a mano?

Esatto, sono le stesse appena citate: la garanzia dell'autenticità della firma digitale e l'integrità del file sottoscritto. Per questo motivo, il contrassegno elettronico permette di dare piena validità a un documento firmato digitalmente e stampato al pari dell'autenticazione di un notaio.

E tutto questo senza spendere grandi somme per l'onorario di un professionista!

A questo punto potresti chiederti: "Ma quanto costa, di preciso, l'apposizione di un contrassegno elettronico?".

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Con la nostra firma digitale gratuita si paga solo quando si sottoscrive un documento informatico, al costo di appena 5,99 euro.

I file siglati in questo modo hanno pieno valore legale fino alla scadenza del certificato di firma, così come previsto da qualsiasi altro servizio analogo offerto dagli altri provider. La loro validità, però, può essere prorogata per altri 10 anni al costo di soli 5,99 euro attraverso Data Certa Online, di cui ti ho parlato in precedenza.

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Infine, Data Certa Online comprende anche l'apposizione di un contrassegno elettronico sul documento stampato cosicché avrai la possibilità di esibirlo anche in formato cartaceo qualora ne avessi bisogno.

"Tutto questo per meno di 6 euro?".

Esatto.

In conclusione

In questo articolo ti ho spiegato perché, di norma, un documento elettronico firmato digitalmente non mantiene il suo valore legale se viene stampato in formato cartaceo: a meno che non decidi di farlo autenticare da un notaio o (alternativa decisamente più economica) di applicare un contrassegno elettronico con Data Certa Online, il servizio legato a cheFirma! che, in più, estende la validità dei tuoi file di altri 10 anni custodendoli in sicurezza attraverso un sistema di conservazione informatica a norma di legge.

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