PEC e valore legale: perché la posta certificata è l'unica alternativa equivalente alla raccomandata A/R

18 agosto 2022

Pec

A cosa è legata la validità di un messaggio di posta elettronica certificata e perché gli allegati di una PEC devono essere firmati digitalmente

Chi non possiede una casella PEC e ha la necessità di effettuare delle importanti comunicazioni via e-mail, spesso ha la tentazione di utilizzare un semplice indirizzo di posta elettronica ordinaria sperando che sia abbastanza per dare valore legale al proprio messaggio.

Purtroppo, non è così.

Le e-mail tradizionali, infatti, al contrario delle PEC, non possono essere utilizzate in caso di contenzioso giudiziario perché non è possibile dimostrare che il destinatario le abbia davvero ricevute.

In questo articolo ti spiegherò cosa rende così speciale la PEC e come puoi attivare un indirizzo di posta elettronica certificata gratis.

Così viene garantito il valore legale delle PEC

Il valore legale della PEC è pari a quello di una raccomandata con ricevuta di ritorno ed è garantito dalle modalità di invio e ricezione dei messaggi certificati.

Ecco come funziona.

Quando viene spedita una PEC, il messaggio arriva ai server del gestore del mittente che provvede a chiuderlo in una sorta di busta virtuale sulla quale viene applicato un timbro elettronico recante la data e l'ora dell'invio. Nello stesso tempo, il mittente riceve un avviso che certifica l'avvenuta presa in consegna della comunicazione.

A questo punto, la e-mail è trasmessa al destinatario.

Se anche l'indirizzo di quest'ultimo è certificato, la comunicazione arriva ai server del gestore del ricevente e il timbro elettronico viene esaminato per verificarne la validità. Se questo controllo ha esito positivo, la PEC viene inoltrata alla casella del destinatario. Contemporaneamente, il mittente riceve un avviso che certifica l'avvenuta consegna.

Al contrario, se il destinatario non possiede un indirizzo certificato, il sistema non produce alcuna prova dell'arrivo della e-mail nella casella di quest'ultimo.

In altre parole, le comunicazioni effettuate via posta elettronica hanno pieno valore legale solo quando sia il mittente che il destinatario possiedono una PEC.

Allegati e validità legale: come comportarsi con questi file

L'elemento che dà valore legale alle PEC è la ricevuta di avvenuta consegna: è considerata l'equivalente di una raccomandata firmata dal destinatario e rispedita indietro al mittente, ed esibendo questo documento elettronico è possibile dimostrare che il proprio messaggio è arrivato a destinazione.

All'interno della ricevuta di consegna, oltre alla data e all'ora sono indicate anche altre informazioni relative al contenuto della comunicazione e alla presenza di eventuali allegati.

Questi ultimi, però, non hanno valore legale a meno che non siano firmati digitalmente.

Mi spiego meglio: le ricevute PEC riportano solo il numero di allegati a un messaggio e la denominazione dei file, ma non includono alcuna informazione sul loro contenuto. Di conseguenza, non viene prodotta alcuna prova sulla loro integrità, né sull'effettiva identità di chi li ha prodotti.

Per questo motivo, chiunque invii una PEC contenente degli allegati di particolare importanza dovrebbe validarli con la propria firma digitale in modo da dare loro pieno valore legale e poterli utilizzare in caso di contenzioso giudiziario.

Come avere una PEC e una firma digitale a costo zero

Nei paragrafi precedenti abbiamo sottolineato l'importanza della PEC e della firma digitale per assicurarsi che le proprie comunicazioni via e-mail, e i rispettivi allegati, abbiano pieno valore legale.

Di norma questi servizi possono essere utilizzati solo sottoscrivendo un costoso abbonamento con un gestore autorizzato dall'AgID, ma grazie a Letterasenzabusta possono essere attivati anche gratuitamente.

Il nostro ufficio postale online, infatti, offre due proposte rivoluzionarie: cheFirma! e SuperPEC.

La prima è una firma digitale remota gratuita, attivabile in pochi minuti e valida per la sottoscrizione di qualsiasi tipo di documento elettronico. Funziona attraverso la tariffa Pay per Sign: in sostanza, si paga solo quando si firma un file, al costo di appena 5,99 euro per ogni sottoscrizione.

La seconda, invece, è una PEC gratuita che può essere richiesta da tutti i nostri utenti che possiedono cheFirma!

Si attiva a costo zero e include una casella di posta elettronica certificata di dimensioni illimitate che si rinnova senza spendere un centesimo. La ricezione delle PEC è completamente gratuita: l'invio, invece, ha un costo che parte da soli 0,99 euro per ogni PEC spedita.

Combinando questi due servizi, il valore legale delle comunicazioni tramite posta elettronica e dei documenti informatici sarà sempre garantito!

In conclusione

In questo articolo abbiamo spiegato quali sono le procedure informatiche che danno alla PEC lo stesso valore legale di una raccomandata con ricevuta di ritorno.

Tuttavia, come hai potuto leggere, la validità degli allegati di un messaggio di posta elettronica certificata non è garantita dall'utilizzo di questo sistema. L'unico modo per dare pieno valore a questi file è firmarli digitalmente.

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