28 luglio 2025
Firma digitale
Sempre più cittadini scelgono di firmare digitalmente documenti usando la propria Carta d’Identità Elettronica (CIE) tramite l’app CIE Sign.
Ma in molti casi la firma così apposta viene respinta dalla Pubblica Amministrazione, come ad esempio la Camera di Commercio, il Suap, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Il motivo?
Si tratta di una firma elettronica avanzata, non di una firma elettronica qualificata, l’unica legalmente valida per dialogare con enti pubblici, tribunali e PA in generale.
In questo articolo ti spiegheremo con chiarezza:
Molti utenti scaricano l’app CIE Sign (sviluppata dal Poligrafico dello Stato) convinti che, utilizzando la propria Carta d’Identità Elettronica, firmeranno con pieno valore legale.
In realtà, la firma generata da CIE Sign è una firma elettronica avanzata (FEA).
Questa tipologia di firma, pur essendo più sicura della firma semplice, non ha lo stesso valore probatorio della Firma Elettronica Qualificata (FEQ), richiesta in tutti i procedimenti verso la Pubblica Amministrazione, come:
Il risultato?
Il documento viene rigettato, con gravi ritardi e soprattutto perdita di tempo.
La firma elettronica avanzata (FEA), come quella generata tramite l’app CIE Sign, non richiede un’identificazione qualificata del titolare e viene considerata valida solo in ambito privato o nei casi in cui entrambe le parti ne accettino l’utilizzo.
Tuttavia, questa tipologia di firma non ha pieno valore legale nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Al contrario, la firma elettronica qualificata (FEQ) è equiparata alla firma autografa, in quanto basata su un processo di identificazione certo e certificato.
È pienamente conforme al Regolamento eIDAS (UE 910/2014) e rappresenta lo standard richiesto per comunicazioni ufficiali con la PA e per tutti i procedimenti legali.
Secondo il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e il regolamento europeo eIDAS, la Pubblica Amministrazione può accettare solo firme digitali qualificate o, in alternativa, firme autografe su documento cartaceo.
Chi firma con l’app CIE Sign sta utilizzando una firma elettronica avanzata che viene considerata non valida e non è riconosciuta dalla PA..
Questo tipo di firma non soddisfa i requisiti tecnici e giuridici richiesti per protocollare atti pubblici o partecipare a bandi e procedimenti ufficiali .
Il rischio?
Il tuo documento può essere rifiutato e potresti dover rifare l’intera procedura con ritardi, spese aggiuntive o addirittura decadenze.
La buona notizia è che puoi usare la CIE come strumento di riconoscimento per attivare gratuitamente una vera Firma Digitale Qualificata.
Quale?
La Firma Digitale cheFIRMA! di LetteraSenzaBusta.com
cheFIRMA! è l’unico servizio in Italia che ti permette di ottenere una firma digitale qualificata:
Il funzionamento è semplice: una volta autenticato con la CIE, il sistema rilascia certificati di firma qualificata conformi alla normativa europea: da quel momento puoi firmare qualsiasi documento in formato PAdES (.pdf), CAdES (.p7m) o XAdES (.xml) con pieno valore legale.
Ecco i passaggi per attivare la Firma Digitale cheFIRMA!:
Se stai firmando documenti per la Pubblica Amministrazione con l’app CIE Sign, potresti ritrovarti con un documento non valido legalmente.
La firma elettronica avanzata non basta: serve una firma elettronica qualificata, che ha lo stesso valore giuridico di una firma autografa.
La soluzione è semplice e gratuita: attiva la Firma Digitale cheFIRMA! utilizzando la tua CIE e firma tutti i tuoi documenti in modo sicuro, riconosciuto e legalmente valido.
Evita errori, rifiuti e perdite di tempo: scegli la firma digitale giusta fin da subito.