È necessario mettere la firma digitale sul curriculum?

02 luglio 2022

Firma digitale

La sottoscrizione del CV è obbligatoria? Ecco cosa dice la normativa italiana

Durante la compilazione di un curriculum vitae, solitamente ci si concentra sulle esperienze lavorative e sulle informazioni relative all'istruzione. D'altronde, si tratta dei dati più importanti per far colpo sui recruiter e sperare di ottenere il posto di lavoro desiderato, no?

In tanti, però, si preoccupano anche di alcuni aspetti formali che potrebbero essere determinanti per la piena validità del CV. Ci si chiede, in particolare, se questo documento vada sottoscritto e, in caso venga prodotto tramite un dispositivo informatico, se sia necessario apporre una firma digitale.

Il timore, naturalmente, è che non sottoscrivendolo nel modo corretto si rischi di non essere presi in considerazione da chi lo riceverà.

In questo articolo spiegheremo cosa dice la normativa italiana al riguardo e, in conclusione, illustreremo come ottenere una firma digitale gratuita così da essere in grado di dare pieno valore legale ai propri CV telematici.

Il curriculum vitae non deve essere necessariamente firmato, ma ci sono dei buoni motivi per farlo ugualmente

Non esiste nessuna legge che impone la sottoscrizione di un curriculum vitae prima di consegnarlo.

Tuttavia, con l'introduzione di norme sempre più precise in materia di privacy e di GDPR, ad oggi è praticamente d'obbligo inserire in calce al CV le seguenti formule:

  • Autorizzo il trattamento dei dati personali contenuti nel mio curriculum vitae ai sensi dell’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e all’art. 13 del Regolamento UE 2016/679 per la protezione delle persone fisiche e giuridiche riguardo al trattamento dei dati personali;
  • Autorizzo il trattamento dei miei dati personali presenti nel cv in conformità con l’art. 13 del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 “Codice in materia di protezione dei dati personali” e dell’art. 13 del GDPR (Regolamento UE 2016/679);
  • Acconsento al trattamento dei dati personali presenti nel mio curriculum vitae in base all’art. 13 del D. Lgs. 196/2003 e all’art. 13 GDPR 679/16.

Poiché le frasi sopra citate sono delle vere e proprie dichiarazioni ufficiali da parte dell'interessato, è molto importante che vengano rese ancora più attendibili con una firma autografa da parte di quest'ultimo, ed è per questo motivo che è sempre consigliabile sottoscrivere il proprio curriculum vitae.

Come firmare un curriculum vitae

Quando si consegna un curriculum vitae a mano, la firma può essere apposta direttamente a mano, dopo averlo stampato su un foglio di carta.

Ma come bisogna comportarsi nel momento in cui si ha la necessità di spedirlo telematicamente?

In questo caso, la maggior parte delle persone procede nel seguente modo: stampano il CV, lo firmano a mano e lo scannerizzano, creandone una copia digitale.

Spesso questi curricula vengono accettati dai datori di lavoro senza alcun problema, ma è opportuno sottolineare un aspetto molto importante: la firma scansionata non ha alcun valore legale e i CV prodotti in questo modo non sono dei documenti pienamente validi.

Secondo la normativa italiana, infatti, l'unico metodo di sottoscrizione considerato dalla legge equivalente alla firma autografa è quella digitale. Pertanto, è questa la tecnologia che va utilizzata per firmare correttamente un CV in formato informatico.

La procedura necessaria per applicare una firma digitale varia di poco in base al provider scelto e al software apposito in dotazione, ma nella maggior parte dei casi è piuttosto semplice e l'utente viene guidato passo dopo passo dal programma, senza alcun rischio di sbagliare.

L'unico suggerimento che ci sentiamo di dare a chi deve inserirla in un curriculum telematico è di fare in modo che quest'ultimo sia in formato PDF, così da poter applicare una firma PAdES in modo che il destinatario del file possa verificarla anche attraverso un semplice software in grado di aprire questa estensione, come il noto Adobe Reader.

Come sottoscrivere un CV con la prima firma digitale gratuita

Nel paragrafo precedente abbiamo spiegato perché chi vuole inviare un curriculum vitae in formato telematico deve inserire una firma digitale per assicurarsi che abbia pieno valore legale.

Tuttavia, per chi non possiede questo servizio, non si tratta di una bella notizia.

La firma digitale, infatti, si paga e perché mai chiunque dovrebbe acquistarne una solo per apporla in un CV, pur non avendone bisogno per nessun altro motivo?

Si tratta di una considerazione più che legittima, che potrebbe spingere tante persone a rinunciare alla possibilità di dare pieno valore legale ai propri CV informatici.

Tuttavia, c'è una soluzione anche a questo.

Letterasenzabusta, infatti, ha pensato a un servizio creato appositamente per chi vuole avere la possibilità di sottoscrivere i propri file in qualunque momento senza impegnarsi nel pagamento di un costoso strumento che, magari, verrà utilizzato solo poche volte.

Si tratta di cheFirma!, che può essere attivata a costo zero e che non richiede alcuna spesa per essere rinnovata.

La nostra firma digitale gratuita funziona con la tariffa Pay per Sign, il che significa che si paga solo quando si sottoscrive un documento informatico, al costo di appena 5,99 euro. In questo modo potrai avere sempre a tua disposizione un servizio con il quale firmare i tuoi CV telematici in modo economico.

In conclusione

In questo articolo abbiamo spiegato perché, nonostante la firma sul curriculum vitae non sia obbligatoria, è opportuno apporla in modo da dare validità alle dichiarazioni in merito alla normativa sulla privacy e sul GDPR che vanno poste in calce al documento.

Se si tratta di un CV cartaceo, la firma autografa è più che sufficiente, ma se è in formato telematico, allora quella digitale è l'unica che ha pieno valore in base alla legge italiana.

Per farlo in modo economico e senza impegnarti nell'acquisto di un costoso kit come quelli forniti dalla maggior parte dei provider, scegli la prima firma digitale gratuita.