Modulo rimborso WebFit per il periodo di sospensione del servizio causa Coronavirus

Il modulo rimborso WebFit per il periodo di sospensione del servizio causa Coronavirus deve essere utilizzato dall'intestatario del contratto WebFit per richiedere ai sensi dell'art. 1463 del Codice Civile, il rimborso delle somme versate in relazione al periodo di sospensione delle attività e di inaccessibilità al pubblico della struttura.

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Destinatario

WEBFIT S.R.L.
VIA XXV APRILE 30D
33059 FIUMICELLO VILLA VICENTINA (UD)

Contenuto della lettera

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Spett.le

WEBFIT S.R.L.                              

VIA XXV APRILE 30D

33059  FIUMICELLO VILLA VICENTINA (UD)

 

RICHIESTA DI RIMBORSO PER PERIODO DI SOSPENSIONE DEL SERVIZIO

CAUSA EMERGENZA CORONAVIRUS 

 

N. MEMBERCARD   

 

Il/la sottoscritto/a

Nome   Cognome   

Codice Fiscale   Data di nascita     

Luogo di nascita     ()

Residente in  N°  

a     ()

Telefono    Indirizzo e-mail   

 

 

PREMESSO CHE

 

In data  

ha concluso con la vostra società un contratto in abbonamento per 

(specificare il servizio - es. utilizzo palestra, corsi, piscina o altro)   

 

e visto che

 

| sta corrispondendo ogni mese la somma di Euro  

 

| ha già corrisposto la somma totale di Euro  

 

In ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid- 19, con DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, all’art. 1 Lett. s) è stata prevista la sospensione delle “attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi”.

Successivamente, il DPCM del 9 marzo 2020, all’art. 1, co. 1, ha disposto che “allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 le misure di cui all'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 sono estese all'intero territorio nazionale”. 

 

Il/la sottoscritto/a, pertanto, non può più usufruire dei servizi oggetto del contratto in abbonamento per cause di forza maggiore ed ha diritto, per l’effetto, alla restituzione di quanto corrisposto nel periodo di sospensione delle attività.

 

 

 

 

 

 

Spett.le

WEBFIT S.R.L.                              

VIA XXV APRILE 30D

33059  FIUMICELLO VILLA VICENTINA (UD)

 

 

 

RICHIESTA DI RIMBORSO PER PERIODO DI SOSPENSIONE DEL SERVIZIO

CAUSA EMERGENZA CORONAVIRUS 

 

 

 

 

N. MEMBERCARD   

 

 

 

Il/la sottoscritto/a

Nome

 

Cognome

 

Codice Fiscale

 

Data di nascita

  

 

Luogo di nascita

 

Provincia di nascita

()

 

Indirizzo di residenza

 

N° civico

 

 

Comune di residenza

 

Provincia di residenza

()

 

Numero di telefono

 

e-mail

 

 

 

 

PREMESSO CHE

 

 

 

 

 

In data

 

  

 

 

ha concluso con la vostra società un contratto in abbonamento per (specificare il servizio - es. utilizzo palestra, corsi, piscina o altro) 

 

  

 

e visto che

 

 

||  sta corrispondendo ogni mese la somma di Euro  

 

 

||  ha già corrisposto la somma totale di Euro  

 

 

 

In ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid- 19, con DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, all’art. 1 Lett. s) è stata prevista la sospensione delle “attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi”.

Successivamente, il DPCM del 9 marzo 2020, all’art. 1, co. 1, ha disposto che “allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 le misure di cui all'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 sono estese all'intero territorio nazionale”. 

 

Il/la sottoscritto/a, pertanto, non può più usufruire dei servizi oggetto del contratto in abbonamento per cause di forza maggiore ed ha diritto, per l’effetto, alla restituzione di quanto corrisposto nel periodo di sospensione delle attività.

 

Ai sensi dell’art. 1463 c.c., difatti, nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione, e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell'indebito. 

 

 

Sul punto, autorevole giurisprudenza ha rilevato che “La risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta della prestazione, con la conseguente possibilità di attivare i rimedi restitutori, ai sensi dell’art. 1463 cod. civ., può essere invocata da entrambe le parti del rapporto obbligatorio sinallagmatico, e cioè sia dalla parte la cui prestazione sia 3 divenuta impossibile sia da quella la cui prestazione sia rimasta possibile. In particolare, l’impossibilità sopravvenuta della prestazione si ha non solo nel caso in cui sia divenuta impossibile l’esecuzione della prestazione del debitore, ma anche nel caso in cui sia divenuta impossibile l’utilizzazione della prestazione della controparte” (Cass. n. 18047/2018 – cfr. sul punto anche Cass. n. 26958/2007). 

 

Nondimeno, con riferimento alle prestazioni divenute parzialmente impossibili, l’art. 1464 c.c. dispone che quando la prestazione di una parte è divenuta solo parzialmente impossibile, l’altra parte ha diritto a una corrispondente riduzione della prestazione da essa dovuta, e può anche recedere dal contratto qualora non abbia un interesse apprezzabile all’adempimento parziale.

 

******

 

 

 

Tutto quanto premesso e considerato, il/la sottoscritto/a,

 

 

 

INVITA E DIFFIDA

 

 

 

WebFit S.r.l. in persona del Rappresentante Legale p.t., a corrispondere il rimborso delle somme versate in relazione al periodo di sospensione delle attività e di inaccessibilità al pubblico della struttura.

 

Con espressa riserva, in caso di mancato positivo riscontro alla presente, di adire la competente Autorità Giudiziaria per la tutela dei propri diritti.

 

Da valere quale diffida e messa in mora a tutti gli effetti di legge.

 

 

 

 

 

 

Luogo e Data,

 
 

 

Ai sensi dell’art. 1463 c.c., difatti, nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione, e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell'indebito. 

 

Sul punto, autorevole giurisprudenza ha rilevato che “La risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta della prestazione, con la conseguente possibilità di attivare i rimedi restitutori, ai sensi dell’art. 1463 cod. civ., può essere invocata da entrambe le parti del rapporto obbligatorio sinallagmatico, e cioè sia dalla parte la cui prestazione sia 3 divenuta impossibile sia da quella la cui prestazione sia rimasta possibile. In particolare, l’impossibilità sopravvenuta della prestazione si ha non solo nel caso in cui sia divenuta impossibile l’esecuzione della prestazione del debitore, ma anche nel caso in cui sia divenuta impossibile l’utilizzazione della prestazione della controparte” (Cass. n. 18047/2018 – cfr. sul punto anche Cass. n. 26958/2007). 

 

Nondimeno, con riferimento alle prestazioni divenute parzialmente impossibili, l’art. 1464 c.c. dispone che quando la prestazione di una parte è divenuta solo parzialmente impossibile, l’altra parte ha diritto a una corrispondente riduzione della prestazione da essa dovuta, e può anche recedere dal contratto qualora non abbia un interesse apprezzabile all’adempimento parziale.

 

******

 

 

 

Tutto quanto premesso e considerato, il/la sottoscritto/a,

 

 

 

INVITA E DIFFIDA

 

 

 

WebFit S.r.l. in persona del Rappresentante Legale p.t., a corrispondere il rimborso delle somme versate in relazione al periodo di sospensione delle attività e di inaccessibilità al pubblico della struttura.

 

Con espressa riserva, in caso di mancato positivo riscontro alla presente, di adire la competente Autorità Giudiziaria per la tutela dei propri diritti.

 

Da valere quale diffida e messa in mora a tutti gli effetti di legge.

 

 

 

 

 

Luogo e Data                                          


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