Spett.le
WEBFIT S.R.L.
VIA XXV APRILE 30D
33059 FIUMICELLO VILLA VICENTINA (UD)
RICHIESTA DI RIMBORSO PER PERIODO DI SOSPENSIONE DEL SERVIZIO
CAUSA EMERGENZA CORONAVIRUS
N. MEMBERCARD
Il/la sottoscritto/a
Nome Cognome
Codice Fiscale Data di nascita
Luogo di nascita ( )
Residente in N°
a ( )
Telefono Indirizzo e-mail
PREMESSO CHE
In data
ha concluso con la vostra società un contratto in abbonamento per
(specificare il servizio - es. utilizzo palestra, corsi, piscina o altro)
e visto che
| | sta corrispondendo ogni mese la somma di Euro
| | ha già corrisposto la somma totale di Euro
In ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid- 19, con DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, all’art. 1 Lett. s) è stata prevista la sospensione delle “attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi”.
Successivamente, il DPCM del 9 marzo 2020, all’art. 1, co. 1, ha disposto che “allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 le misure di cui all'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 sono estese all'intero territorio nazionale”.
Il/la sottoscritto/a, pertanto, non può più usufruire dei servizi oggetto del contratto in abbonamento per cause di forza maggiore ed ha diritto, per l’effetto, alla restituzione di quanto corrisposto nel periodo di sospensione delle attività.
Spett.le
WEBFIT S.R.L.
VIA XXV APRILE 30D
33059 FIUMICELLO VILLA VICENTINA (UD)
RICHIESTA DI RIMBORSO PER PERIODO DI SOSPENSIONE DEL SERVIZIO
CAUSA EMERGENZA CORONAVIRUS
N. MEMBERCARD
Il/la sottoscritto/a
Nome
Cognome
Codice Fiscale
Data di nascita
Luogo di nascita
Provincia di nascita
( )
Indirizzo di residenza
N° civico
Comune di residenza
Provincia di residenza
( )
Numero di telefono
e-mail
PREMESSO CHE
In dat a
ha concluso con la vostra società un contratto in abbonamento per (specificare il servizio - es. utilizzo palestra, corsi, piscina o altro)
e visto che
| | sta corrispondendo ogni mese la somma di Euro
| | ha già corrisposto la somma totale di Euro
In ragione dell’emergenza epidemiologica da Covid- 19, con DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 8 marzo 2020, recante “Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, all’art. 1 Lett. s) è stata prevista la sospensione delle “attività di palestre, centri sportivi, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali (fatta eccezione per l'erogazione delle prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza), centri culturali, centri sociali, centri ricreativi”.
Successivamente, il DPCM del 9 marzo 2020, all’art. 1, co. 1, ha disposto che “allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19 le misure di cui all'art. 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 8 marzo 2020 sono estese all'intero territorio nazionale”.
Il/la sottoscritto/a, pertanto, non può più usufruire dei servizi oggetto del contratto in abbonamento per cause di forza maggiore ed ha diritto, per l’effetto, alla restituzione di quanto corrisposto nel periodo di sospensione delle attività.
Ai sensi dell’art. 1463 c.c., difatti, nei contratti con prestazioni corrispettive, la parte liberata per la sopravvenuta impossibilità della prestazione dovuta non può chiedere la controprestazione, e deve restituire quella che abbia già ricevuta, secondo le norme relative alla ripetizione dell'indebito.
Sul punto, autorevole giurisprudenza ha rilevato che “La risoluzione del contratto per impossibilità sopravvenuta della prestazione, con la conseguente possibilità di attivare i rimedi restitutori, ai sensi dell’art. 1463 cod. civ., può essere invocata da entrambe le parti del rapporto obbligatorio sinallagmatico, e cioè sia dalla parte la cui prestazione sia 3 divenuta impossibile sia da quella la cui prestazione sia rimasta possibile. In particolare, l’impossibilità sopravvenuta della prestazione si ha non solo nel caso in cui sia divenuta impossibile l’esecuzione della prestazione del debitore, ma anche nel caso in cui sia divenuta impossibile l’utilizzazione della prestazione della controparte ” (Cass. n. 18047/2018 – cfr. sul punto anche Cass. n. 26958/2007).
Nondimeno, con riferimento alle prestazioni divenute parzialmente impossibili, l’art. 1464 c.c. dispone che quando la prestazione di una parte è divenuta solo parzialmente impossibile, l’altra parte ha diritto a una corrispondente riduzione della prestazione da essa dovuta, e può anche recedere dal contratto qualora non abbia un interesse apprezzabile all’adempimento parziale.
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Tutto quanto premesso e considerato, il/la sottoscritto/a,
INVITA E DIFFIDA
WebFit S.r.l. in persona del Rappresentante Legale p.t., a corrispondere il rimborso delle somme versate in relazione al periodo di sospensione delle attività e di inaccessibilità al pubblico della struttura.
Con espressa riserva, in caso di mancato positivo riscontro alla presente, di adire la competente Autorità Giudiziaria per la tutela dei propri diritti.
Da valere quale diffida e messa in mora a tutti gli effetti di legge.
Luogo e Data,