DATA CERTA 12-12-2025

Certificare un file su blockchain conviene? Ecco perché sempre più aziende lo fanno

Takeaways

Hash crittografici e "blocchi" creano una prova opponibile a terzi, riconosciuta dall’ordinamento italiano e allineata alle norme europee

Immagina di aver appena concluso il progetto più importante dell'anno: un nuovo design industriale, un codice software rivoluzionario o magari una strategia commerciale che potrebbe cambiare le sorti della tua azienda. Lo salvi sul tuo PC, fai un backup e pensi di essere al sicuro. Ma cosa succederebbe se domani un concorrente presentasse un progetto identico al tuo, sostenendo di averlo creato prima? O se un partner commerciale negasse la data di ricezione di un documento decisivo?

Il problema dei file digitali è la loro volatilità: le date di "ultima modifica" si possono alterare con facilità disarmante e le email si possono perdere o contestare. Fino a poco tempo fa, l'unica soluzione per blindare un documento era rivolgersi a un pubblico ufficiale, con relativi costi e tempi di attesa. Oggi, la tecnologia ha aperto una strada alternativa, immediata e legalmente riconosciuta per dare una "data certa" ai tuoi documenti: la blockchain.

Cosa significa tecnicamente validare un documento

Spesso associamo la blockchain esclusivamente alle criptovalute, ma la sua utilità per le imprese va ben oltre la finanza. Certificare un file su blockchain significa creare un'impronta digitale unica di quel documento, l'hash, una stringa alfanumerica generata da un algoritmo matematico. Se viene modificata anche solo una virgola o un pixel del file originale, l'hash cambia completamente.​

Quando viene richiesta una certificazione temporale, l'hash viene inserito in un blocco della catena: nel caso di servizi di notarizzazione blockchain, come quello di LetteraSenzaBusta, si usa spesso la rete Bitcoin per la sua robustezza. Da quel momento in poi, quel dato è immutabile: nessuno può retrodatarlo, nessuno può modificarlo e nessuno può cancellarlo. Viene a crearsi così una prova matematica che quel preciso documento esisteva in quella precisa data e in quella esatta forma.​

Il valore legale della certificazione in Italia

Molti imprenditori esitano di fronte alla blockchain, perché si chiedono se la procedura che abbiamo visto possa essere valida in un tribunale italiano. La risposta è sì: l'Italia è ormai allineata agli standard europei. Già con il Decreto Semplificazioni (Legge n. 12/2019, art. 8-ter), il legislatore italiano ha stabilito che la memorizzazione di un documento informatico su blockchain produce gli effetti della validazione temporale elettronica.​

Questo significa che una marcatura temporale su blockchain, se conforme alle linee guida dell'AgID (Agenzia per l'Italia Digitale) e al regolamento europeo eIDAS, è opponibile a terzi. In poche parole, in caso di contenzioso è possibile dimostrare davanti a un giudice che un determinato documento (che sia un contratto, una foto o un progetto) esisteva in quella data certa, superando le contestazioni di chi afferma il contrario. ​

Perché la blockchain conviene rispetto ai metodi tradizionali

La convenienza va ben oltre il prezzo, anche se il risparmio è evidente. Pensiamo alle alternative classiche: la PEC ha dei limiti di conservazione e spesso certifica la trasmissione ma non sempre il contenuto in modo perpetuo se non conservata a norma; il notaio o l'ufficiale giudiziario richiedono appuntamenti fisici e onorari professionali elevati.

La blockchain abbatte queste barriere: è un sistema attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Per esempio, è possibile validare un documento alle tre di notte di domenica senza dover chiedere il permesso a nessuno. Inoltre, il costo è frazionario rispetto a una marca temporale tradizionale o a un atto notarile, rendendo sostenibile la protezione anche di documenti come verbali di riunioni interne, bozze di lavoro o inventari di magazzino.​

La tutela della proprietà intellettuale e del diritto d'autore

Uno dei campi in cui questa tecnologia sta facendo la differenza è la tutela delle idee: per chi lavora in settori creativi o innovativi, il deposito di un brevetto o la registrazione alla SIAE sono procedure lunghe, costose e talvolta eccessive per opere minori o in fase di sviluppo; il rischio di plagio è però sempre presente.

Utilizzando un servizio come Data Certa Blockchain, autori, sviluppatori e designer possono generare una prova di anteriorità: un certificato blockchain è in grado di dimostrare che un file già esisteva in una precisa data. Questo è fondamentale per dimostrare il pre-uso di un marchio, la paternità di un software o l'originalità di un design.

Un dubbio legittimo riguarda la riservatezza: "Se metto il mio contratto su blockchain, tutti possono leggerlo?". La risposta è no, ed è qui che la tecnologia si rivela geniale: sulla blockchain non viene caricato il documento intero, ma solo la sua impronta (l'hash).

La stringa alfanumerica pubblica sulla blockchain non è reversibile: nessuno può risalire al contenuto del documento partendo dall'hash. In poche parole, il segreto industriale resta al sicuro, mentre la prova della sua esistenza viene conservata nella blockchain. È un equilibrio perfetto tra trasparenza della prova e riservatezza del contenuto, ideale per accordi di non divulgazione (NDA) e strategie commerciali sensibili.

La certificazione blockchain come strumento per garantire integrità, data certa e tutela legale dei documenti digitali

Scegliere di certificare i propri file su blockchain è una scelta strategica. In un mondo dove il dato digitale è facilmente manipolabile, dotarsi di una prova inoppugnabile di esistenza e integrità significa prevenire litigi, proteggere il proprio lavoro e dare solidità legale ai propri archivi. Che si tratti di tutelare un'idea innovativa o di blindare un contratto, la certezza matematica offerta da questo sistema rappresenta un vantaggio competitivo che nessuna azienda moderna dovrebbe ignorare.

Se vuoi proteggere immediatamente i tuoi documenti con una prova legale opponibile a terzi, sicura e istantanea, scopri il servizio Data Certa Blockchain di LetteraSenzaBusta e metti al sicuro le tue idee e i tuoi file.


Certificare un file su blockchain: FAQ

La certificazione di un file su blockchain ha valore legale in Italia?

Sì, la certificazione è pienamente riconosciuta dalla legge italiana e, secondo il Decreto Semplificazioni, equivale a una validazione temporale elettronica. Generando una prova opponibile a terzi, permette di dimostrare in tribunale che un documento esisteva in una data precisa, superando eventuali contestazioni legali.

Il contenuto dei miei documenti è visibile pubblicamente sulla blockchain?

No, la privacy è totale. Sulla blockchain non viene caricato l'intero file, ma solo il suo "hash", ovvero un'impronta digitale cifrata e irreversibile. Questo assicura che nessuno possa risalire al contenuto originale del documento, garantendo così la massima protezione per contratti riservati e segreti industriali.

Perché la blockchain è utile per la tutela della proprietà intellettuale?

La blockchain permette di ottenere una prova di anteriorità immediata ed economica, fondamentale per autori, sviluppatori e designer. Generando una data certa inoppugnabile, è possibile dimostrare matematicamente la paternità di un'opera o di un progetto prima ancora del deposito formale, neutralizzando efficacemente i rischi di plagio.