DATA CERTA 27-10-2025

ID e TXID: cos’è e perché è fondamentale nelle transazioni su blockchain

Takeaways

È un codice fatto su misura per ogni transazione, creato da un sistema automatico che mette insieme dati, orario e altri elementi per rendere tutto chiaro e a prova di errore

Quando parliamo di blockchain, ci riferiamo a un registro digitale dove ogni operazione viene registrata in modo permanente. Ma come facciamo a distinguere una transazione dall'altra in un sistema dove migliaia di operazioni avvengono ogni giorno?

La risposta sta negli identificativi univoci che accompagnano ogni singolo movimento: l'ID transazione e il TXID, che fondamentalmente sono sinonimi. Approfondiamo l'argomento partendo dalla definizione di base.

Cos'è un ID transazione?

L'ID transazione, abbreviato spesso in TXID o chiamato anche hash di transazione, è una sorta di carta d'identità di tutte le operazioni registrate sulla blockchain. Si tratta di una stringa alfanumerica unica, composta da lettere e numeri, che viene generata automaticamente nel momento esatto in cui una transazione viene elaborata e aggiunta al registro distribuito.

Puoi immaginare il TXID come il numero di tracciamento di una spedizione o il codice di conferma di un acquisto online: grazie a questo identificativo, chiunque può risalire alla transazione specifica, verificarne i dettagli e monitorarne lo stato. La lunghezza standard di un TXID è di 64 caratteri, composti da numeri e lettere in sequenza casuale, rendendo praticamente impossibile la duplicazione.

Come viene generato il TXID

La creazione di un identificativo univoco segue un processo matematico rigoroso. Quando avvii una transazione sulla blockchain, il sistema raccoglie tutti i dati rilevanti: l'indirizzo del mittente, quello del destinatario, l'importo trasferito e il momento preciso dell'operazione.

Questi dati vengono poi elaborati attraverso una funzione hash crittografica, un algoritmo matematico che trasforma le informazioni in un codice a lunghezza fissa. Nel caso di Bitcoin, per esempio, viene utilizzata la funzione SHA-256 che genera un hash di 256 bit, rappresentato da 64 caratteri esadecimali. Il processo include anche un timestamp, ovvero una marca temporale che registra l'istante esatto della transazione fino al millisecondo.

Per evitare che due transazioni possano avere lo stesso identificativo, vengono aggiunti dati casuali che rendono ogni TXID unico, anche quando più operazioni avvengono nello stesso momento. Le probabilità di una collisione, cioè di due transazioni con lo stesso ID, sono talmente basse da risultare praticamente nulle.

ID transazione: come trovarlo e leggerlo

Il TXID si ottiene dai dettagli della transazione nel wallet o nel servizio usato, oppure cercando la transazione su un block explorer pubblico. Incollando il TXID nell’explorer, si visualizzano stato, numero di conferme e campi principali, compresi mittente, destinatario e importo o gas usato.

TXID: "conferme" e "malleabilità"

Le conferme sono i “passi” con cui la rete rende stabile una transazione: la prima arriva quando la transazione entra in un blocco, ogni blocco successivo aggiunge una conferma e la rende sempre più difficile da annullare. La malleabilità è la possibilità che il codice della transazione cambi per piccoli dettagli tecnici prima della conferma, pur non modificando importo e destinatario. Per questo è prudente aspettare almeno una conferma prima di basarsi su quella transazione. Su Bitcoin un aggiornamento chiamato SegWit ha ridotto molto questo problema.

TXID e prova di esistenza

Il TXID non serve solo per i pagamenti: se registri sulla blockchain l’impronta (hash) di un documento, il suo TXID diventa il riferimento pubblico per dimostrarne l’esistenza a una certa data. Per esempio, Data Certa Blockchain di Lettera Senza Busta salva l’hash su Bitcoin e rilascia un certificato con hash, TXID e data/ora del blocco, in modo che chiunque possa verificare. L’evidenza è pubblica, non modificabile, opponibile ai terzi (art. 8‑ter L. 12/2019) e non rivela il contenuto del file.

Casi d’uso pratici del TXID ed errori da evitare

I vantaggi della blockchain sono numerosi e riguardano diversi settori e ambiti di applicazione.

Nel supporto clienti, condividere il TXID accelera i controlli su pagamenti e rimborsi. In audit e contabilità, salvare i TXID vicino a fatture e movimenti riduce errori e tempi di verifica. Per difendere opere e codice, la notarizzazione con TXID dimostra l’esistenza alla data, senza svelare i contenuti.

Ci sono alcuni errori da evitare: per esempio, inviare l’indirizzo come prova non identifica una singola transazione. Inoltre, non bisogna cercare un TXID di Bitcoin su explorer di altre reti: ogni codice vale solo sulla sua blockchain. Un’operazione non va considerata conclusa senza conferme "a blocco" (ossia aggiunta alla catena immutabile della blockchain): il codice può cambiare o subire riorganizzazioni. Infine, mai pubblicare TXID sensibili: i dati sono trasparenti e collegabili.

Una buona pratica è raccogliere sempre i TXID dove invii o ricevi crypto, inserendoli in CRM, note contabili e ticket. Prima di consegnare beni o servizi, inoltre, è saggio aspettare un minimo di conferme (soprattutto su Bitcoin) per azzerare il rischio operativo. Per le prove documentali, conservare insieme file, hash e TXID di notarizzazione è indispensabile: così le verifiche restano valide nel tempo.

TXID: l'identificatore che rende una transazione verificabile

Come abbiamo visto, il TXID, detto anche ID transazione, è una stringa alfanumerica unica che permette di tracciare ogni operazione sulla blockchain. Ci sono alcune accortezze da prendere: raccogliere sempre i TXID dove invii o ricevi crypto, inserirli in CRM, note contabili e ticket, aspettare le conferme prima di considerare conclusa un'operazione. In questo modo, azzeri qualsiasi rischio operativo e mantieni le verifiche valide nel tempo.

Il TXID non serve solo per i pagamenti: se registri l'impronta di un documento, diventa il riferimento pubblico per dimostrarne l'esistenza. Il nostro servizio di notarizzazione Bitcoin salva l'hash e rilascia un certificato con TXID verificabile da chiunque: l'evidenza è pubblica, non modificabile, opponibile ai terzi.

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ID e TXID nella blockchain: FAQ

Cos'è un ID transazione o TXID?

L'ID transazione (TXID) è una stringa alfanumerica unica di 64 caratteri che identifica in modo univoco ogni transazione sulla blockchain. Funziona come un numero di tracciamento che permette a chiunque di risalire alla transazione specifica, verificarne i dettagli e monitorarne lo stato.

Come viene generato il TXID?

Il TXID viene generato attraverso un processo matematico che raccoglie tutti i dati della transazione: indirizzo del mittente, destinatario, importo trasferito e timestamp. Questi dati vengono elaborati tramite una funzione hash crittografica (SHA-256 per Bitcoin) che trasforma le informazioni in un codice di 256 bit rappresentato da 64 caratteri esadecimali.

Quali sono gli usi pratici del TXID oltre ai pagamenti?

Il TXID trova applicazione nella notarizzazione di documenti sulla blockchain: registrando l'impronta (hash) di un documento, il TXID diventa il riferimento pubblico per dimostrarne l'esistenza a una data certa con valore legale opponibile ai terzi. Servizi come Data Certa Blockchain salvano l'hash su Bitcoin e rilasciano un certificato con TXID verificabile da chiunque.