PEC 09-07-2025

Crittografia end to end nella PEC: come funziona e quali vantaggi offre davvero

Takeaways

La Posta Elettronica Certificata è da sempre sinonimo di sicurezza, ma con la crittografia il livello di protezione si alza: ecco come

La Posta Elettronica Certificata (PEC) è uno strumento ormai indispensabile: ha trasformato il modo in cui cittadini, professionisti e aziende comunicano. La PEC garantisce la validità legale della mail, oltre alla certezza dell'invio e della ricezione dei messaggi. La sua affidabilità si basa su solidi protocolli di sicurezza che ne hanno decretato il successo: il mondo della sicurezza informatica è comunque in costante evoluzione e richiede un continuo adeguamento per fronteggiare nuove sfide.

In questo scenario si inserisce un concetto che sta diventando sempre più importante: la crittografia end to end (E2EE). Sebbene termini come "crittografia" possano suonare complessi, il principio alla base è semplice: comprendere cosa sia la crittografia end to end e come si applichi alla PEC è il modo migliore per capire in che modo le nostre comunicazioni più importanti diventeranno ancora più private e inviolabili.

La sicurezza della PEC oggi: un punto di partenza solido

Per capire l'importanza della crittografia end to end, è utile prima analizzare come funziona la sicurezza della PEC al momento. Oggi, le comunicazioni via PEC sono protette principalmente dalla crittografia a livello di trasporto, nota come TLS (Transport Layer Security). Possiamo immaginare questo sistema come un furgone blindato: quando invii una PEC, il tuo messaggio viene inserito in un "furgone", appunto, che lo trasporta in modo sicuro dal tuo computer al server del tuo gestore PEC. Poi, un altro furgone blindato lo preleva dal server del gestore PEC del destinatario e lo consegna al suo computer.

Durante il tragitto, il contenuto del messaggio è protetto, risultando illeggibile a chiunque tenti di intercettarlo lungo la strada. Questo modello garantisce un ottimo livello di sicurezza. Tuttavia, esiste un potenziale punto debole: quando il messaggio arriva ai server dei gestori PEC (sia quello del mittente che quello del destinatario), viene temporaneamente "estratto" dal furgone. In quel momento, sebbene protetto da altre misure di sicurezza del provider, il messaggio è tecnicamente leggibile dal gestore stesso. La sicurezza dipende dunque anche dall'affidabilità e dalla correttezza del fornitore del servizio.

Cosa significa crittografia end to end?

La crittografia end to end cambia radicalmente questo paradigma. Invece di affidarsi a un furgone blindato, è come se mettessimo il nostro messaggio dentro una cassaforte indistruttibile, la chiudessimo con una chiave unica e la spedissimo: solo il destinatario avrà la chiave gemella in grado di aprirla. Nessun altro, nemmeno chi trasporta la cassaforte (il gestore PEC), può sbirciare all'interno. La protezione è applicata direttamente al contenuto del messaggio, "da un capo all'altro" della comunicazione.

Tecnicamente, questo avviene grazie a un sistema di chiavi asimmetriche. Ogni utente possiede una coppia di chiavi digitali: una pubblica e una privata. La chiave pubblica può essere condivisa con tutti, come un lucchetto aperto. Chi vuole inviarti un messaggio, usa la tua chiave pubblica per "chiudere" la comunicazione. Da quel momento, solo la tua chiave privata, che conservi gelosamente sul tuo dispositivo, potrà "aprire" quel lucchetto e rendere il messaggio leggibile. L'intero processo di invio e ricezione attraverso i server dei gestori avviene attraverso un messaggio illeggibile, un blocco di dati cifrati indecifrabili per chiunque non sia il legittimo destinatario.

Crittografia end to end: i vantaggi per utenti e aziende

Adottare la crittografia end to end nella PEC porta con sé diversi benefici tangibili. Il primo e più evidente è la confidenzialità assoluta: documenti sensibili come contratti commerciali, dati sanitari, segreti industriali o comunicazioni legali coperte da segreto professionale godono di una protezione totale. Il contenuto del messaggio e i suoi allegati sono accessibili solo al mittente e al destinatario.

Un secondo vantaggio è la maggiore protezione nei confronti dei gestori PEC. Sebbene i provider siano soggetti a rigide normative e standard di sicurezza, la crittografia E2EE elimina alla radice qualsiasi possibilità, anche solo teorica, che un operatore interno o un malintenzionato possano accedere al contenuto delle comunicazioni.

Questo sistema rafforza anche l'integrità del messaggio. Essendo il messaggio sigillato alla fonte, grazie alla crittografia end to end si ha la certezza matematica che non venga alterato in nessuna fase del suo viaggio. Infine, l'implementazione della crittografia end to end allinea la PEC italiana ai futuri standard europei di comunicazione elettronica certificata (noti come REM, Registered Electronic Mail), assicurando che lo strumento rimanga interoperabile e conforme alle più alte direttive di sicurezza a livello continentale.

Come funzionerà nella pratica l'invio di una PEC crittografata

Bisogna dire subito che, a livello pratico, l'utente finale potrebbe non notare grandi cambiamenti nella sua routine quotidiana: l'obiettivo dei nuovi sistemi è rendere questo processo di sicurezza avanzata il più trasparente possibile. Quando si comporrà un messaggio PEC da un client o una webmail compatibile, il software si occuperà di tutto in automatico: recupererà la chiave pubblica del destinatario, cripterà il messaggio e gli allegati prima ancora che lascino il computer del mittente, e solo allora procederà all'invio.

Allo stesso modo, quando il destinatario riceverà la PEC, il suo software utilizzerà la sua chiave privata (salvata in modo sicuro sul suo dispositivo) per decifrare il messaggio e renderlo leggibile. L'intera infrastruttura dei gestori PEC si limiterà a trasportare un involucro di dati cifrati, garantendone la consegna e mantenendone il valore legale, ma senza mai poter accedere al suo contenuto. L'affidabilità legale della PEC si unirà così a una privacy tecnologica di livello militare.

La crittografia end-to-end rende la PEC davvero inviolabile

La crittografia end-to-end è più di un semplice aggiornamento tecnico: è un'evoluzione della Posta Elettronica Certificata. Rappresenta infatti il passaggio da un modello di sicurezza basato in sostanza sulla fiducia nel provider a un modello basato sulla certezza matematica che solo mittente e destinatario possano leggere le proprie comunicazioni. È il passo necessario per rendere uno strumento già affidabile come la PEC un baluardo invalicabile a protezione delle informazioni più preziose. Nell'era della digitalizzazione, sappiamo bene quanto tutelare i propri dati sia fondamentale.

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Crittografia end to end nella PEC: FAQ

Che cos'è la crittografia end-to-end (E2EE) nella PEC?

La crittografia end-to-end nella PEC è una tecnologia di sicurezza avanzata che cifra i messaggi in modo che possano essere letti solo dal mittente e dal destinatario, escludendo anche i gestori PEC dal possibile accesso ai contenuti.

In che modo la crittografia end-to-end migliora la sicurezza rispetto al TLS?

A differenza della crittografia TLS, che protegge i messaggi solo durante il trasporto, l’E2EE assicura che il contenuto resti cifrato anche sui server dei gestori, impedendo ogni forma di accesso non autorizzato.

Quali sono i vantaggi principali dell'utilizzo della crittografia E2EE nella PEC?

I principali vantaggi includono la massima confidenzialità dei messaggi, la protezione da accessi da parte dei gestori, l'integrità garantita del contenuto e la conformità agli standard europei per le comunicazioni elettroniche certificate.