Takeaways
La sospensione delle credenziali SPID è quasi sempre un blocco temporaneo di 30 minuti, una misura di sicurezza che scatta dopo troppi tentativi di accesso errati; la soluzione corretta consiste semplicemente nell'attendere questo intervallo di tempo prima di riprovare;
È fondamentale distinguere la sospensione, che è un problema risolvibile, dalla revoca, ovvero la cancellazione permanente dell'identità digitale che avviene dopo due anni di inutilizzo e impone di effettuare da capo l'intera procedura di registrazione;
Per prevenire blocchi futuri, è una buona pratica custodire le credenziali con un gestore di password e mantenere sempre aggiornati sul portale del proprio provider sia i recapiti personali sia il documento d'identità associato.
Ricevere un messaggio che informa della sospensione delle credenziali SPID può essere frustrante, specialmente quando si ha urgenza di accedere a servizi della PA come il sito INPS, l'Agenzia delle Entrate o il portale del proprio Comune.
La buona notizia è che nella maggior parte dei casi si tratta di un problema risolvibile in pochi minuti, a patto di conoscere la procedura corretta e di non commettere errori che potrebbero aggravare la situazione.
La sospensione temporanea dello SPID si verifica quasi sempre dopo aver inserito credenziali errate per tante volte consecutive. I sistemi di sicurezza degli Identity Provider sono progettati per tutelare l'identità digitale da accessi non autorizzati, anche con più livelli di protezione, quindi bloccano in automatico le credenziali dopo un tot di tentativi falliti. Questo meccanismo di protezione, pur essendo necessario, può creare disagi quando ci si dimentica la password o si confonde il nome utente.
La sospensione temporanea dura generalmente 30 minuti, periodo durante il quale il sistema impedisce qualsiasi tentativo di accesso. Alcuni provider attivano il blocco dopo 5 tentativi consecutivi errati; altri ancora bloccano le credenziali anche quando la password rimane invariata da oltre 180 giorni.
La prima regola è semplice: pazientare. Per 30 minuti, meglio non far nulla. Può sembrare controintuitivo, ma effettuare nuovi tentativi di accesso durante il periodo di sospensione rischia di trasformare un blocco temporaneo in un blocco permanente che richiederà procedure più complesse per essere risolto. Trascorso il tempo necessario, si può ritentare l'accesso assicurandosi di utilizzare le credenziali corrette.
Se non si ricordano le credenziali, la maggior parte dei provider offre procedure automatiche di recupero attraverso il proprio sito ufficiale. Questi sistemi permettono di reimpostare la password tramite SMS o email, utilizzando i contatti registrati in fase di attivazione dello SPID.
Il blocco permanente si verifica quando la sospensione temporanea non viene risolta in modo corretto o quando si continuano a fare tentativi di accesso con credenziali errate. In questi casi, le procedure automatiche di recupero potrebbero non avere buon esito, rendendo necessario contattare l'assistenza del proprio Identity Provider.
Ogni provider ha canali di assistenza dedicati: quando il blocco è permanente, è saggio attivarsi il prima possibile, così da recuperare il proprio SPID nel più breve tempo possibile.
La revoca è una situazione diversa dal blocco o dalla sospensione e comporta la cancellazione definitiva dell'identità digitale. Questo evento si verifica quando lo SPID non viene utilizzato per 24 mesi consecutivi. Gli Identity Provider, di solito, inviano comunicazioni preventive 90 giorni prima della revoca, poi ogni 30 giorni e infine il giorno precedente all'effettiva cancellazione.
Per evitare la revoca basta effettuare almeno l'accesso a un servizio che richiede SPID nell'arco di due anni. Una volta che l'identità digitale è stata revocata, non esiste modo di riattivarla: sarà necessario richiedere un nuovo SPID seguendo l'intera procedura di registrazione.
Oltre ai tentativi di accesso errati, esistono altri motivi che possono portare alla sospensione delle credenziali SPID. Uno di questi è la scadenza del documento d'identità utilizzato durante la registrazione. In questo caso, è necessario accedere all'area riservata del proprio provider e aggiornare i dati caricando le foto del nuovo documento.
La sospensione può essere stata richiesta volontariamente dall'utente per motivi di sicurezza, ad esempio in caso di smarrimento del dispositivo associato all'autenticazione a due fattori. Per riattivare lo SPID sospeso volontariamente basta accedere al pannello di gestione del provider e selezionare l'opzione di riattivazione.
Per evitare di ritrovarsi con lo SPID bloccato, è consigliabile tenere a portata di mano le credenziali SPID, magari sfruttando un gestore di password. Cambiare periodicamente la password, senza però aspettare che scada, riduce il rischio di blocchi legati a password obsolete.
Mantenere aggiornati i propri recapiti nel profilo del providerè altrettanto importante per essere prontamente informati su avvisi di scadenza dei documenti o di tentativi di accesso sospetti. Verificare spesso la data di scadenza del documento d'identità associato allo SPID permette di aggiornarlo prima che il sistema blocchi le credenziali.
Abbiamo visto cosa dovresti fare se la tua identità digitale è stata sospesa. Se invece lo SPID è stata revocato, oppure se ancora non l'hai attivato, dovresti agire immediatamente.
La procedura di richiesta dello SPID prevede la verifica dell'identità attraverso diversi metodi: riconoscimento via webcam, tramite CIE o CNS, oppure di persona presso uffici convenzionati. Una volta completata la procedura, lo SPID viene attivato in tempi rapidi e permette di accedere a oltre 12.000 servizi digitali.
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Cosa fare in caso di SPID sospeso?
La sospensione dello SPID è quasi sempre un blocco temporaneo di 30 minuti, che scatta dopo troppi tentativi di accesso errati. La soluzione corretta è attendere questo intervallo di tempo prima di effettuare un nuovo tentativo di accesso con le credenziali corrette.
Qual è la differenza tra SPID sospeso e revocato?
La sospensione è un blocco temporaneo e risolvibile, mentre la revoca è la cancellazione permanente dell'identità digitale. La revoca avviene solitamente dopo 24 mesi di inutilizzo e richiede di effettuare da capo l'intera procedura di registrazione.
Come si può prevenire la sospensione dello SPID?
Per prevenire blocchi futuri è consigliabile custodire le credenziali con un password manager. È anche importante mantenere sempre aggiornati i propri recapiti e il documento d'identità associato sul portale del provider, per evitare sospensioni dovute a dati scaduti.