CONSERVAZIONE 05-11-2025

Quali sono gli standard internazionali per la preservazione digitale?

Standard internazionali per la preservazione digitale: quali sono e perché sono fondamentali

La preservazione digitale è il processo che permette di mantenere accessibili e leggibili nel tempo i documenti informatici, indipendentemente dall’evoluzione dei formati o delle tecnologie. A livello mondiale, esistono diversi standard internazionali che definiscono come progettare, gestire e verificare archivi digitali affidabili, in grado di garantire integrità, autenticità e reperibilità dei dati per decenni.

In questo articolo scoprirai quali sono i principali standard internazionali per la conservazione digitale, come applicarli e perché sono fondamentali per assicurare che le informazioni digitali restino sempre utilizzabili e legalmente valide.

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Takeaways: Punti chiave dell'articolo


Preservare il digitale: una necessità sempre più attuale

Ogni giorno vengono generati milioni di documenti digitali: contratti, fatture, PEC, immagini, dati clinici, archivi amministrativi. Tuttavia, molti di questi rischiano di diventare illeggibili se non vengono conservati correttamente. La preservazione digitale garantisce che i contenuti rimangano accessibili, comprensibili e autentici nel tempo.

Non si tratta di una semplice archiviazione di file, ma di un processo regolamentato che assicura la validità legale e tecnica delle informazioni digitali. Per riuscirci, gli standard internazionali offrono un insieme di regole, procedure e metodologie che consentono di proteggere i dati da obsolescenza, perdita e alterazioni.


Il modello OAIS: la base concettuale della conservazione digitale

Il modello OAIS (Open Archival Information System) è lo standard di riferimento internazionale per la gestione della preservazione digitale. Descrive l’intero ciclo di vita dei documenti digitali, dalla loro acquisizione fino alla distribuzione e al riutilizzo, fornendo una struttura chiara e flessibile per qualsiasi tipo di archivio.

Uno dei concetti fondamentali introdotti da OAIS è il pacchetto informativo, composto dal contenuto digitale e dai metadati che ne descrivono origine, struttura e contesto. Questa combinazione è essenziale per garantire l’autenticità e la leggibilità dei documenti nel lungo periodo.

Il modello OAIS distingue anche i ruoli di produttori, archivi e utenti, creando una catena documentale trasparente e tracciabile. È un approccio scalabile, adatto tanto a piccole organizzazioni quanto ad archivi nazionali o internazionali.


Affidabilità e controllo: lo standard ISO 16363 per la certificazione degli archivi

Lo standard ISO 16363 stabilisce i criteri per valutare l’affidabilità di un archivio digitale e la sua capacità di preservare informazioni a lungo termine. Analizza tre ambiti principali: la struttura organizzativa, la gestione tecnica e la sicurezza infrastrutturale.

Essere conformi a ISO 16363 significa disporre di un sistema documentale verificabile e trasparente, con politiche di sicurezza, procedure di controllo e meccanismi di backup in grado di proteggere i dati nel tempo. Questo standard rappresenta anche un marchio di fiducia verso utenti e istituzioni, attestando la qualità del sistema di conservazione.


La relazione tra produttore e archivio: lo standard ISO 20652

La qualità della conservazione digitale dipende anche da come avviene il trasferimento dei documenti tra il produttore e il sistema di conservazione. Lo standard ISO 20652 disciplina questo passaggio critico, definendo modalità, responsabilità e controlli per garantire che i dati e i metadati vengano consegnati in modo completo e coerente.

Questo standard promuove procedure tracciabili e ripetibili che assicurano l’integrità dei contenuti durante il passaggio di custodia. È particolarmente utile per enti pubblici, aziende e istituzioni che gestiscono grandi volumi di dati, dove la coerenza e la verificabilità sono essenziali.


Conservare a norma: l’importanza della conformità internazionale

Gli standard internazionali forniscono un linguaggio comune per progettare sistemi di conservazione affidabili e interoperabili. Rispettare OAIS, ISO 16363 e ISO 20652 significa adottare un approccio globale alla gestione dei documenti digitali, evitando errori, duplicazioni o perdite di informazioni.

Per questo motivo, LetteraSenzaBusta ha progettato DocuCloud: un servizio conforme al Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) e alle Linee Guida AgID, integrando i principi dei principali standard internazionali di preservazione digitale.

DocuCloud garantisce conservazione legale per almeno 10 anni, con dati cifrati, firmati digitalmente e marcati temporalmente, offrendo sicurezza e accesso continuo senza costi di abbonamento.


Conclusione

Adottare gli standard internazionali per la preservazione digitale non è solo una scelta tecnica, ma una garanzia di sicurezza, interoperabilità e affidabilità nel tempo. OAIS, ISO 16363 e ISO 20652 rappresentano le fondamenta di ogni sistema di conservazione moderna.

Con DocuCloud di LetteraSenzaBusta puoi affidarti a una soluzione pienamente conforme, sostenibile ed efficace, che unisce innovazione tecnologica e rispetto delle normative italiane ed europee.

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FAQ - Domande frequenti su Quali sono gli standard internazionali per la preservazione digitale?

1. Qual è lo standard più importante per la preservazione digitale?

Il modello OAIS (Open Archival Information System) è il principale riferimento internazionale. Fornisce la base concettuale per la gestione, archiviazione e distribuzione dei documenti digitali nel lungo periodo.

2. Cosa definisce lo standard ISO 16363?

ISO 16363 stabilisce i criteri per certificare la qualità e l’affidabilità di un archivio digitale, verificando sicurezza, infrastruttura tecnica, governance e trasparenza dei processi.

3. A cosa serve lo standard ISO 20652?

Regola il processo di trasferimento dei documenti tra produttore e sistema di conservazione, garantendo completezza e correttezza dei dati e dei metadati associati.

4. Questi standard sono obbligatori?

No, ma rappresentano le migliori pratiche riconosciute a livello mondiale. La loro adozione assicura conformità, interoperabilità e fiducia nei sistemi di conservazione.

5. Chi utilizza questi standard?

Archivisti digitali, enti pubblici, aziende, università e fornitori di servizi di conservazione come LetteraSenzaBusta con DocuCloud.

6. Cosa sono i metadati nella conservazione digitale?

Sono informazioni che descrivono il contenuto e il contesto dei documenti, indispensabili per garantirne autenticità, comprensione e reperibilità nel tempo.

7. Come si misura la qualità di un archivio digitale?

Attraverso audit e certificazioni basate su ISO 16363, che valutano processi, sicurezza, infrastruttura e continuità operativa.

8. Che differenza c’è tra archiviazione e conservazione digitale?

L’archiviazione è il semplice salvataggio di file, mentre la conservazione digitale assicura che i documenti mantengano valore legale e leggibilità per anni.

9. Quanto dura la conservazione digitale con DocuCloud?

Ogni documento conservato con DocuCloud è garantito per almeno 10 anni, in conformità al CAD e alle Linee Guida AgID.

10. Dove posso attivare un servizio di conservazione conforme agli standard internazionali?

Puoi attivare DocuCloud di LetteraSenzaBusta, il servizio conforme agli standard OAIS, ISO 16363 e ISO 20652, sicuro, economico e a norma di legge.