Lettera di diffida per pensionati INPS

Il modulo Lettera di Diffida per pensionati INPS deve essere utilizzato dai pensionati INPS che sono andati in pensione prima del 2011 e prima del 2012, che nell'anno 2012 hanno percepito un importo mensile lordo superiore a Euro 1405,05 (circa Euro 1088 netti) e che nell'anno 2012 e 2013 hanno percepito un importo lordo superiore a Euro 1443 (circa Euro 1117 netti) per richiedere all'INPS il ricalcolo della pensione e per interrompere i termini di prescrizione e procedere successivamente con il ricorso per ottenere il rimborso delle quote non rivalutate della pensione e ingiustamente trattenute per gli anni 2012 - 2013 - 2014 - 2015

NB: Il cedolino/statino del mese di Agosto 2015 è fondamentale per capire se si è tra le persone che possono ricorrere. 

Se si percepisce una pensione tra i 1.450 e i 3.000 euro lordi il cedolino di agosto 2015 riporterà la voce “applicazione sentenza 70/2015”e tale voce è la conferma che l’interessato ha diritto a ricorrere.

Se si percepisce una pensione lorda pari o superiore ai 3.000 euro lordi tale voce non sarà riportata sul cedolino di agosto 2015 poiché nessuna una tantum è riconosciuta per pensioni di tale importo: anche in questo caso l’interessato ha diritto a ricorrere.

DISCLAIMER

LetteraSenzaBusta intende offrire un servizio di supporto per l’utente ed il consumatore. I modelli precompilati sono meramente esemplificativi ed hanno l’unica finalità di facilitare il consumatore nell’esercizio del proprio diritto di recesso, di rimborso o di sospensione del contratto, ai sensi della normativa sulla Tutela del Consumatore e del Codice Civile.

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Destinatario

I.N.P.S. - ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE
C.A. LEGALE RAPPRESENTANTE PRO TEMPORE
VIA CIRO IL GRANDE 21
00144 ROMA (RM)

Contenuto della lettera

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Spett.le

I.N.P.S. - ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE                                  

ALLA CORTESE ATTENZIONE LEGALE RAPPRESENTANTE PRO TEMPORE

VIA CIRO IL GRANDE 21

00144 ROMA (RM)

 

RACCOMANDATA A.R. SENZA BUSTA

 

OGGETTO: Richiesta di rivalutazione del trattamente pensionistico per gli anni 2012 e 2013 e relativi adeguamenti per gli anni 2014 e 2015 per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 70/2015 e della manifesta incostituzionalità "in parte equa" dell'art 1 del Decreto Legge n. 65 del 21 Maggio 2015 

 

Il/la sottoscritto/a

Nome   Cognome   

Categoria e numero pensione   

Codice Fiscale   Data di nascita     

Luogo di nascita     ()

Residente in  N°  

a     ()

Telefono    Indirizzo e-mail   

 

Identificato per mezzo del documento d'identità 

Numero  Rilasciato da  in data 

 

 

PREMESSO CHE

 

  • l'art. 24, comma 5, del Decreto Legge 6 Dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 22 Dicembre 2011, n. 214, prevedeva che << In considerazione della contingente situazione finanziaria, la rivalutazione automatica dei trattamente pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall'art.34 , comma 1 della Legge 23 Dicembre 1998, n. 448, è riconosciuta, per gli anni 2012 e 2013, esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a 3 volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100 per cento>>;

 

  • che, per l'effetto, l'importo del rateo pensionistico dello scrivente superiore ad Euro 1.088,00 netti mensili, ha subito una sostanziale diminuizione dal Gennaio 2012;

 

  • che l'intera suddetta norma è stata dichiarata costituzionalmente illeggittima dalla sentenza n° 70 della Corte Costituzionale depositata il 30/04/2015 pubblicata in G.U. 06/05/2015;

 

  • che il Governo Italiano ha adempiuto solo in parte agli obblighi scaturenti dalla sentenza della Corte Costituzionale , in quanto l'art.1 del Decreto Legge n.65 del 21 Maggio 2015 ha previsto un rimborso delle somme dovute a titolo di rivalutazione monetaria solo parziale per alcune fasce di pensionati e per altre addirittura inesistente;

 

 

 

 

 

 

Spett.le

I.N.P.S. - ISTITUTO NAZIONALE PREVIDENZA SOCIALE

ALLA CORTESE ATTENZIONE LEGALE RAPPRESENTANTE PRO TEMPORE

VIA CIRO IL GRANDE 21

00144 ROMA (RM)

 

RACCOMANDATA A.R. SENZA BUSTA

 

 

OGGETTO: Richiesta di rivalutazione del trattamente pensionistico per l'anno 2013 e relativi adeguamenti per gli anni 2014 e 2015 per effetto della sentenza della Corte Costituzionale n. 70/2015 e della manifesta incostituzionalità "in parte equa" dell'art 1 del Decreto Legge n. 65 del 21 Maggio 2015 

 

 

 

Il/la sottoscritto/a

Nome

 

Cognome

 

Codice Fiscale

 

Data di nascita

  

 

Luogo di nascita

 

Provincia di nascita

()

 

Indirizzo di residenza

 

N° civico

 

 

 

Comune di residenza

 

Provincia di residenza

()

 

Numero di telefono

 

e-mail

 

Identificato con documento d'identità 

 

Numero

 

Rilasciato da

 

in data

 

 

 

 

PREMESSO CHE

 

  • l'art. 24, comma 5, del Decreto Legge 6 Dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 22 Dicembre 2011, n. 214, prevedeva che << In considerazione della contingente situazione finanziaria, la rivalutazione automatica dei trattamente pensionistici, secondo il meccanismo stabilito dall'art.34 , comma 1 della Legge 23 Dicembre 1998, n. 448, è riconosciuta, per l'anno 2013,  esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a 3 volte il trattamento minimo INPS, nella misura del 100 per cento>>;

 

  • che, per l'effetto, l'importo del rateo pensionistico dello scrivente superiore ad Euro 1.088,00 netti mensili, ha subito una sostanziale diminuizione dal Gennaio 2012;

 

  • che l'intera suddetta norma è stata dichiarata costituzionalmente illeggittima dalla sentenza n° 70 della Corte Costituzionale depositata il 30/04/2015 pubblicata in G.U. 06/05/2015;

 

  • che il Governo Italiano ha adempiuto solo in parte agli obblighi scaturenti dalla sentenza della Corte Costituzionale , in quanto l'art.1 del Decreto Legge n.65 del 21 Maggio 2015 ha previsto un rimborso delle somme dovute a titolo di rivalutazione monetaria solo parziale per alcune fasce di pensionati e per altre addirittura inesistente;

 

  • che il Decreto Legge sopra citato è manifestamente incostituzionale sia perchè regolamenta in senso deteriore e con efficacia retroattiva diritti acquisti dei pensionati per gli anni 2012 e 2013 e prevede per gli anni 2014 e 2015 una percentuale pari al 8%, 4% e 2% della rivalutazione effettivamente dovuta e ciò in aperto contrasto con i principi affermati dalla sentenza della Corte Costituzionale;

 

  • che è interesse dello scrivente, richiedere ed ottenere l'intera rivalutazione del trattamento pensionistico, oltre interessi maturati e maturandi secondo i criteri stabiliti dall'art. 34 comma 1 Legge 448/98;

 

 

Tutto cio premesso lo scrivente, 

 

 

INTIMA E DIFFIDA 

 

 

 

I.N.P.S. - ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE IN PERSONA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE PRO TEMPORE, presso la sua sede in Via Ciro il Grande 21 - 00144 Roma (RM), al pagamento delle somme indebitamente trattenute e comunque non riconosciute con decorrenza Gennaio 2012, per le causali di cui in premessa, oltre interessi e rivalutazione, entro e non oltre 15 (quindici) giorni dal ricevimento della presente.

 

Valga la presente ad ogni effetto di legge ivi incluso quello della costituzione in mora.

 

 

 

 

 

 

 

Luogo e Data                                                                

 

 

 

  • che il Decreto Legge sopra citato è manifestamente incostituzionale sia perchè regolamenta in senso deteriore e con efficacia retroattiva diritti acquisti dei pensionati per gli anni 2012 e 2013 e prevede per gli anni 2014 e 2015 una percentuale pari al 8%, 4% e 2% della rivalutazione effettivamente dovuta e ciò in aperto contrasto con i principi affermati dalla sentenza della Corte Costituzionale;

 

  • che è interesse dello scrivente, richiedere ed ottenere l'intera rivalutazione del trattamento pensionistico, oltre interessi maturati e maturandi secondo i criteri stabiliti dall'art. 34 comma 1 Legge 448/98;

 

 

Tutto cio premesso lo scrivente, 

 

 

INTIMA E DIFFIDA 

 

 

 

I.N.P.S. - ISTITUTO NAZIONALE DELLA PREVIDENZA SOCIALE IN PERSONA DEL LEGALE RAPPRESENTANTE PRO TEMPORE, presso la sua sede in Via Ciro il Grande 21 - 00144 Roma (RM), al pagamento delle somme indebitamente trattenute e comunque non riconosciute con decorrenza Gennaio 2012, per le causali di cui in premessa, oltre interessi e rivalutazione, entro e non oltre 15 (quindici) giorni dal ricevimento della presente.

 

Valga la presente ad ogni effetto di legge ivi incluso quello della costituzione in mora.

 

 

 

 

Luogo e Data,

 

 


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